Teatro di Cesenatico. Trasformazioni e restauri

Teatro di Cesenatico. Trasformazioni e restauri

Bibliografia

 

Rispetto alla sua prima costruzione, il Teatro Comunale di Cesenatico ha subito alcune trasformazioni.
La prima riguarda un intervento del 1924-25, quando vennero modificate alcune parti interne, come le scale, il loggione, le porte di comunicazione ai palchi e venne inserita la fossa orchestrale.
Ma i cambiamenti più importanti sono avvenuti in tempi più recenti, quando una serie di eventi hanno causato la perdita di tutto l'apparato decorativo, degli stucchi e dei pregevoli dipinti originali, oggi conosciuti soltanto attraverso le descrizioni e alcune fotografie d'epoca. I danni più gravi furono causati dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ma si aggiunse anche il degrado subito  nella trasformazione in sala cinematografica, e per altri utilizzi d'emergenza, da rifugio abitativo dei senza tetto vittime della guerra e fino a magazzino-ripostiglio.

Le perdite più gravi riguardano numerose e importanti opere d'arte che costituivano l'apparato decorativo, con gli stucchi, i pregevoli dipinti originali, le scene e il velario, oggi conosciuti soltanto attraverso le descrizioni e alcune fotografie d'epoca. Tra le opere perdute si ricordano alcuni elementi d'arredo come un prezioso lampadario in vetro di murano e il grande tappeto sul palcoscenico.
Gli affreschi del soffitto erano stati eseguiti da Girolamo Bellani e Giovanni Canepa, pittori specializzati in decorazioni e scenografie, attivi nell'area tra Bologna e la costa Adriatica. La loro decorazione pittorica si sviluppava sul soffitto della platea intorno ad un grande rosone finemente intagliato dal bolognese Cuccoli, con un motivo di trina, su cui spiccavano alcuni medaglioni con busti di celebri personaggi dello spettacolo e della musica. Tra questi vengono ricordati Goldoni, Metastasio, Donizetti, rappresentati su fondo dorato.
La decorazione scultorea comprendeva i rilievi in gesso di Vittorio Rambelli (uno scultore nato a San Giovanni in Persiceto nel 1838 e morto a Cesena nel 1908) e le dorature di Leonida Morsiani di Cesena.
Nell'area del palcoscenico, è andato perduto anche il celebre Sipario di Pompeo Randi da Forlì, che rappresentava la discussione tra Leonardo da Vincie Cesare Borgia sul progetto del porto-canale e le scene dipinte da Pirro Rota da Forlì.
 Si trattava di lavori che vennero molto apprezzati dai contemporanei, tanto da essere celebrati con dediche, le cui lapidi si trovano nell'ingresso del teatro.
Dopo il degrado subito, con il restauro diretto dall'architetto Augusto Savini compiuto tra 1981 e il 1992, il teatro è stato riportato alla sua funzione culturale.
Il soffitto in legno è completamente ricostruito e dipinto con campiture neutre. Anche le decorazioni esterne dei palchetti sono in gran parte rifatte, tranne quelle del primo ordine, in cui è stato possibile restaurare le parti originali.
Le fotografie e le documentazioni sono state utili anche per ricostruire il velario ed altre parti della scena. Il sipario è stato affidato alla pittura di Paola Galli, Giulia Galli e Stefania Lomi, allieve del corso di Scenografia dell'Accademia di Brera, guidate da Gastone Mariani.
Altri lavori riguardano l'ampliamento sul retro e alcune modifiche per adeguare la struttura alle esigenze e ai criteri di sicurezza attuali.

A. Cocchi

 


 

 

The Theatrre House of Cesenatico. Changes and Restoration

 

 
Paola Galli, Giulia Galli and Stefania Lomi. Curtain. Teatro Comunale Cesenatico

 

 

With respect to its first construction, the Theatre House of Cesenatico  has gone through some changes. The first one regards an intervention from 1924 to 1925 when some internal sections were modified, like the stairs, the gallery, the communicating stage doors and also the addition of an orchestra pit.

But the most important changes happened recently, when a series of events caused the loss of all decoration, from stuccos to valuable original paintings. The most serious damages were due to the World War II, but also due to the writedown when it was transformed into a cinema or into shelters for emergencies, like a shelter for the homeless victims of the war and even as a warehouse.

 


Theatre House of Cesenatico. Detail of boxes and decoration.



The most serious loss refers to several and important artworks, part of the decoration, with stuccos, valuable original paintings, the stage and the velarium, today only remembered through description and some photos from the old times. Among the lost artworks were some ornaments like an inestimable Murano glass chandelier and a massive stage rug.


The frescoes of the roof were a work of Girolamo Bellani and Giovanni Canepa, painters specialized in decoration and stage design, who worked in the area between Bologna and the Adriatic Cost. Their pictorial decoration developed on the roof from the stalls around a big ceiling rose finely carved by Cuccoli from Bologna, like a lace from which medallions portraying the bust of personages of performing arts sprang out. Among these were Goldoni, Metastasio and Donizetti, depicted on a golden background. The sculptural decoration included plaster reliefs from Vittorio Rambelli (a sculptor born in San Giovanni in Persiceto in 1838 and deceased in Cesena in 1908) and gilts from Leonida Morsiani of Cesena.

 


Gerolamo Bellani and Giovanni Canepa. Partial pictorial decoration. Theatre House of Cesenatico.



In the stage area, also the famous Sipario (Curtain) by Pompeo Randi from Forlì was lost. It represented the conversation between Leonardo da Vinci and Cesare Borgia about the project of the canal harbour and the scenes painted by Pirro Rota also from Forlì.


These were works that were recognized by contemporaries, as much as to be celebrated with plaques found in the entrance of the theatre. After the writedown, the restoration of the architect Augusto Savini done between 1981 and 1992 brought the theatre back to its cultural role. The wooden ceiling was completely rebuilt and painted with a neutral background. Also the external decoration of the shelves was mostly re-done, apart from the one of the first order, where it was possible to restore the original. The photos and documentation were useful to rebuild the velarium and other parts of the stage. The curtain was entrusted to the paintings of Paola Galli, Giulia Galli and Stefania Lomi, pupils of the course of Scenografia dell'Accademia from Brera, guided by Gastone Mariani.

Other works regard the expansion of the back and some modifications to make the structure in line with today's health and safety requirements.

 

A. Cocchi

Trad.: A. Sturmer

 


 


 

Bibliografia 

 

 

B. Ballerin, Rocca, torre e fortino del Cesenatico. in: Romagna arte e storia n. 49, 1997, Editrice Romagna arte e storia, Rimini 1997
F. Santucci, Cesenatico, da porto di Cesena a Comune Edizioni Il ponte vecchio, Cesena, 1995
D. Gnola, Storia di Cesenatico Edizioni Il ponte vecchio, Cesena, 2001
D. Gnola, Cesenatico nella storia Edizioni Il ponte vecchio Cesena, 2008
M. Marini Calvani (a cura di), Schede di Archeologia dell'Emilia-Romagna, Bologna 1995
B. Farfaneti, Cesenatico romana. Archeologia e territorio, Ravenna 2000
C. Dondi Il porto di Cesenatico lo pensò Leonardo? in:www.bper.it/gruppobper/incontri
AA. VV.Quaderno da viaggio. Provincia di forlì-Cesena. Luoghi e incontri, arte e cultura dal mare all'appennino.
P. Fabbri. La pianura e i lidi romagnoli. Guide d'Italia. Fabbri Editori, Milano 1982
M.Tedeschini (a cura di) Cesenatico. In: Atlante Romagnolo. Dizionario alfabetico dei 76 comuni. Il Resto del Carlino.

 

 
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