Cattedrale di Santa Maria Assunta a Cervia

Iniziata il 18 giugno 1699, l’edificazione della Chiesa, progettata dal Fontana, si protrasse fino al 1702 allorché, l’8 giugno, vi venne celebrata la prima Messa.
Secondo il progetto, la Chiesa sarebbe dovuta essere in perfetta assialità con il prospiciente Palazzo Priorale, in direzione Est – Ovest, invece essa è leggermente spostata.


All’ esterno si presenta con una facciata in mattoni molto semplice, di tipo a salienti, divisa in due sezioni, quella superiore leggermente più stretta di quella inferiore e caratterizzata da un ampio finestrone, sormontato da un piccolo oculo nella sommità e in asse con la sottostante porta rettangolare architravata. Sulla muratura sopra l'architrave si nota il profilo di un arco di scarico che forma una sorta di lunetta ora occupata dallo stemma cardinalizio. Tuttavia l’originale progetto, che prevedeva un elegante rivestimento in lastre marmoree, non poté essere attuato per la morte del Presule.
L’edificio è visibile solamente da tre lati, poiché quello Nord è adiacente al Palazzo del Vescovado, risalente al 1702. Alla Chiesa sarà poi aggiunta nel 1750 anche la Torre campanaria.

La pianta della Chiesa è a croce latina, caratteristica della maggior parte degli edifici sacri del periodo, con navata unica e sei cappelle laterali, tre per lato.
Il presbiterio è rialzato e delimitato da una balaustra di marmo, mentre l’abside è di forma pressoché quadrata.

All’interno, appena entrati, si coglie subito il senso di spazialità offerto dalla chiesa e la sua luminosità, dovuta ai nove grandi finestroni posti lungo il perimetro dell’edificio e inseriti in edicole decorative.
Lo spazio unico della navata ècomposto da campate impostate su pilastri e suddivise da grandi archi trasversali a tutto sesto. Ognuna delle campate maggiori si dilata lateralmente nel transetto e nelle cappelle, aperte con grandi archi a tutto sesto e comunicanti tra loro. La copertura dell'aula centrale non è continua ma variata nelle rispettive campate. La prima campata corrispondente al transetto è coperta da una volta a crociera, la campata successiva presenta una volta con due vele laterali, mentre quella corrispondente al presbiterio presenta una volta a botte decorata con classici lacunari dipinti ad affresco.

disposte sui due lati, è coperta da una volta a botte che si sviluppa lungo tutto il corpo della Chiesa, fino all’incrocio tra questo e il transetto, delimitato invece da una volta a crociera.
Anche il soffitto del presbiterio è ricoperto da una volta a botte.

Appena entrati sulla controfacciata, si nota, appena sotto la finestra, una grossa lapide marmorea in ricordo della costruzione e consacrazione della Cattedrale. L’ iscrizione recita:

HOC TEMPLUM
FRANCISCUS RICCAMONTIUS EPISC.
A SOLO ÆDIFICANDUM CURAVIT
A.D. MDCXCIX
ET BONAVENTURA GAZZOLA EPISC.
RITE CONSACRAVIT A.D. MDCCCVIII

A fianco della porta si trovano altre due lapidi. All’interno di ogni cappella, tranne in due, si trovano i relativi altari, dedicati alla Madonna Addolorata, a S. Giuseppe, al SS. Cuore di Gesù e alla Madonna della Neve.

Nella prima cappella a destra, priva di altare, si trova la tela raffigurante S. Paterniano, Patrono della Città, opera di un anonimo. Il quadro, risalente senza dubbio al XVII secolo, raffigura il Santo in abito vescovile, che tiene nella mano destra il pastorale d’oro e su quella sinistra un modellino di Cervia nuova. Nella stessa cappella, si trovano una fonte battesimale del ‘700 e, ai lati, le due statue: quella della Madonna del Fuoco, con in braccio il Bambino, e la statua di San Lorenzo, altra importante figura della religiosità cervese.

La seconda cappella, della Madonna Addolorata, presenta appunto un bellissimo altare di gusto barocco, con una statua raffigurante la Vergine addolorata, con un pugnale nel Petto.

La terza cappella è invece dedicata a S. Giuseppe, rappresentato nel bellissimo altare, con la tela è opera del pittore Simone Cantarini detto il Pesarese (1612 – 1648).

Invece, dal lato sinistro della Chiesa, la prima cappella dall’entrata ospita la tela raffigurante “La Madonna con il Bambino, san Bartolomeo e due santi vescovi in gloria sulla città di Cervia”, opera di un anonimo romagnolo del XVIII secolo.

Nella seconda cappella, invece, si trova un Crocifisso ligneo, di autore ignoto, risalente al XVII secolo.

La terza cappella presenta infine l’altare a edicola tipicamente barocco, dedicato al Sacro Cuore, con un’edicola che accoglie la statua di Gesù.

Due bellissimi dipinti si trovano anche sulle pareti di fondo del transetto, e in particolare:
su quella di sinistra, si trova la tela La visione della beata Chiara da Rimini, opera del pittore ravennate Francesco Longhi (1544 – 1618).
Sulla parete di destra invece, si trova un ulteriore altare ad edicola, con il quadro raffigurante S. Filippo Neri, anch’esso risalente al ‘700.

Menzione a parte merita invece la zona del Presbiterio, riccamente decorata e piena di opere interessanti. In particolare, molto bello è l’altar maggiore, dedicato al SS. Sacramento, realizzato in finissimi marmi policromi. Esso proviene dalla sconsacrata chiesa di S. Domenico in Forlì e fu portato a Cervia nel 1867. Fu realizzato da Domenico e Giuseppe Fabbri, basandosi sul progetto di Gaetano Stegano (1719 – 1787). La pala d’altare, con la tela della Madonna Assunta, San Nicola da Bari e San Bartolomeo, è opera del pittore di Ravenna Giovanni Barbiani (1566 – 1641).
Nello stesso presbiterio è collocato, nella parete di destra, anche il quadro del “Cristo alla colonna”, realizzato da un pittore anonimo del XVI secolo.
Molto interessanti sono gli affreschi della volta dell’abside, riportati alla luce da recenti restauri. Nella prima campata sono presenti delicate decorazioni di gusto settecentesco. Negli archetti delimitati dai finestroni si trovano le decorazioni in onore dei Santi patroni della Città, Paterniano e Geronzio, con le diciture:

PATERNIANO PATRONO  e  GERONTIO EP.M. CONCIVI

Nella seconda campata, il soffitto è invece ricoperto da una decorazione di finti cassettoni in sobrio stile neoclassico. Nel Presbiterio si trovano anche dei notevoli Stalli di legno e la Cattedra Vescovile, anch’essi recentemente restaurati. Tali lavori, eseguiti grazie al vivo impegno di Mons. Umberto Paganelli, Arciprete di Cervia, hanno interessato anche le pareti laterali del presbiterio, dove sono state ripristinate le due antiche cantorie, demolite intorno agli anni sessanta del novecento. Nella cantoria di sinistra, in particolare, è stato nuovamente posto l’Organo di Giuseppe Cipriani, risalente al 1840, che era stato smontato all’inizio del secolo scorso.


 P. P. Pollini, N. Pletto  (alunni del Liceo Classico Monti, Cesena)


 

Bibliografia


M. Mengozzi  Storia della Chiesa di Cervia Edizione Stilgraf Cesena, 2003
G. Pilandri, R. Lombardi Cervia, nella memoria del passato Edito dall’Associazione Culturale “Amici dell’Arte – Aldo Ascione” Cervia, 2005
G. Grilli Cervia e le sue chiese Edito dall’A.S.D. Endas Cervia. Cervia,  2005
U. Foschi, R. Lombardi  Cervia, pagine di storia, cultura e tradizioni Edito dall’ Associazione culturale “Amici dell’Arte - Aldo Ascione”Cervia, 2007

 

 

 
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