Basilica di Sant'Ambrogio. 1196. Milano. Veduta della navata centrale con le campate
s. f. parte di un ponte o di una linea elettrica compresa tra due sostegni consecutivi.
Nella navata di una chiesa è lo spazio limitato da quattro sostegni (pilastri o colonne) e da una volta che li collega, in senso stretto è lo spazio compreso tra membrature portanti connesse tra loro. Rappresenta quindi un settore di una navata ed un modulo spaziale. Ma il termine può essere riferito anche alla facciata di un edificio dove le campate si identificano con settori modulari della muratura.
Nella Basilica di Sant'Ambrogio a Milano le campate della navata centrale sono gli spazi compresi tra quattro pilastri e sono coperti da volte a crociera con costoloni.
Filippo Brunelleschi. Spedale degli Innocenti. 1419-28. Firenze. Dett. delle campate del portico.
Nel Loggiato dello Spedale degli Innocenti, le campate sono gli spazi modulari compresi tra due colonne, la parete di fondo e la volta. In questo caso si tratta di campate cubiche, poichè altezza, larghezza e profondità corrispondono alla stessa misura.
Ponte romano sul Rubicone. I sec. a. C. Savignano sul Rubicone.
In un ponte le capate corrispondono allo spazio occupato da ogni arcata e compreso tra le due pile.
Leon Battista Alberti, Bernardo Rossellino. Palazzo Rucellai 1446-51. Firenze
Nella facciata di Palazzo Rucellai a Firenze le campate sono le parti comprese tra le lesene e delimitate dalle cornici di ogni ordine, occupate dalle finestre o dagli ingressi
A. Severi, A. Cocchi.