Animali del Cambriano

Il primo periodo del Paleozoico, o Età Primaria, è il Cambriano o Cambrico collocato tra 570 e 505 milioni di anni fa. E' il periodo dei primi Animali marini: organismi multicellulari animali che si sono improvvisamente sviluppati diversificandosi in tante forme più complesse.  Questo importante momento di improvviso sviluppo di forme viventi sia animali che vegetali è chiamato "esplosione cambriana". In tutto si conoscono circa un migliaio di forme della rigogliosa fauna del Cambriano, e gli studiosi di paleontologia hanno riconosciuto 50 gruppi formatisi in questo momento, dai quali discendono numerosi animali.

 


L'ambiente marino del Cambriano  con alcuni dei principali animali.
1. Trilobiti, 2. Graptoliti dendroidi; 3. Spugne silicee, 4. Archeociatidi;
5. Meduse; 6. Brachiopodi. Fonte: Enciclopedia Universo.
Vol.II. 1971. Istituto Geografico De Agostini, Novara.

 


Gli antichi oceani durante il Cambriano ospitavano le prime specie di piante, Animali dal corpo molle e Animali con gusci o parti dure,   Infatti già nel corso del Cambriano o comunque entro i primi periodi paleozoici compaiono quasi tutti i phyla di Invertebrati.  Non tutte queste antichissime specie si sono estinte, anzi molte di esse continuano a popolare i fondali oceanici. Ad esempio tra i Protozoi del Cambrico erano molto diffusi i Radiolari che evevano le stesse caratteristiche di quelli odierni.

 

A. Cocchi. Anemone di mare. Clip art a colori tratto da originale a pennarello.

 

Tra gli animali con il corpo molle ci sono diversi Molluschi, come le Meduse e i Vermi di mare, che solevano lasciarsi trasportare dalla corrente. Le Spugne silicee e gli Anemoni di mare vivevano aggrappati alle rocce in fondo al mare, e continueranno la loro evoluzione nei periodi successivi, rimanendo spesso vicino ai Coralli e ai Gigli di mare. Comparvero verso la fine del periodo anche i primi Celenterati come le Meduse.

Nel Cambriano comparvero anche buffi Animali a forma di tubo. Questi strani animali nuotavano con la grande bocca rotonda aperta e si nutrivano aspirando il cibo che trovavano in mezzo alle alghe.  In questo periodo ancora non esistono pesci con mascelle e denti, compariranno diversi milioni di anni più tardi.

Si svilupparono anche i primi Animali con parti dure, come conchiglie, gusci oppure animali con particolari corazze dette carapaci. 

Tra le conchiglie le più diffuse erano gli esemplari a due valve, come i Mitili o i Ventagli di mare.  Alcune erano provviste di un peduncolo, una specie di piedino, per aggrapparsi alle rocce.
Altri animali avevano una sola grande conchiglia che poteva avere forma o dimensioni diverse. Diversi di questi animali hanno attraversato  tempi lunghissimi per continuare a vivere ancora oggi nei nostri mari.  Tra gli animali più antichi e ancora esistenti, i Nautiloidi rappresentano gli unici esempi di Cefalopodi presenti nel Cambriano,  dotati di bellissime conchiglie arrotolate, potevano spostarsi sui fondali e nuotare con i loro tentacoli. Tra questi si possono ricordare il Nautilo, ancora oggi esistente. I Nautiloidi continuarono ad evolversi  diffondendosi nei mari per tutto il Paleozoico.

Una specie di animali corazzati molto diffusa nel Cambriano erano le Trilobiti, antiche specie di Crostacei che strisciavano sui fondali marini. Questi animali sono Artropodi, cioè ancora privi di scheletro interno, ma dotati di corazze e appendici mobili, simili a zampette, pinne, antenne, che divennero i primi predatori.


Trilobita Acidaspis. Fonte: M. La Greca, R. Tomaselli. La natura questa sconosciuta.
Vol.3. Istituto Grografico De Agostini. Novara 1968

 

Il Phylum degli Artopodi attuali sembra discendere da un'altra classe di Animali comparsi durante il Cambriano: i Trilobitidei, conosciuti grazie ai fossili risalenti al Cambrico medio trovati nelle rocce argillose di Burgess, in Colombia Britannica.  Tra i Trilobitidei sono compresi la Sidneia e la Naraoia, da cui sembra che discendano i Nerostomi; la Burghessia e la Waptia, progenitori dei Crostacei;  e la Marrella.

Sempre al tipo degli Artopodi  appartiene anche l'antichissima Aysheaia che comparve già alla fine del Precambriano.


Aysheaia peduncolata del cambrico medio di Burgess. Fonte:  V. De Zanche,
P. Mietto. Il mondo dei fossili. Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1977

 

Alla fine del Cambriano comparvero i primi Merostomi, Artropodi che si svilupparono in grandi dimensioni soprattutto nel Siluriano e si estinsero nel Permiano.


Altri animali, come gli Archeociatidi, anch'essi estinti, svilupparono l'abitudine di vivere tutti insieme in colonie, aggrappati alle rocce dei fondali, nutrendosi di organismi microscopici.

Già a partire dal Cambriano comparvero i primi Echinodermi: gli Eterosteli, che si estinsero nel Devoniano e gli Edrioasteroidi dotate di peduncolo con il quale si fissavano al fondo marino, come l'Edrioaster. Gli Edioasteroidi si estinsero nel Carbonifero.

 

 

In sintesi, nel Cambriano i principali gruppi di animali riconosciuti dagli studiosi di paleontologia sono:

- le Trilobiti, considerati fossili guida
- i Trilobitiformi
- gli Archeociatidi
- i Brachiopodi
- le Meduse
- gli Onicofori
- le Spugne

Grazie alle tracce e ai resti fossili, è stato possibile conoscere il loro aspetto, risalire alle loro abitudini e ricavare altre interessanti informazioni.

 

Uno dei più importanti giacimenti fossili riferito al periodo Cambriano è quello di Burgess di cui molti resti importanti si conservano presso il Royal Ontario Museum di Toronto.

 

Asaki San

Approfondimenti sugli Animali del Cambriano

 

Anomalocaride

Archeociati

Attinia

Hurdia

Laggania

Naraoia

Nautiloide

Opabinia

Sidneia

Trilobiti

 

Animali preistorici da colorare

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 Animali dell'Era Paleozoica

   
  Animali del Cambriano   Animali dell'Ordoviciano  Animali del Siluriano
 
     
  Animali del Devoniano   Animali del Carbonifero   Animali del Permiano
 

Animali dell'Era Mesozoica

     
Animali del Triassico Animali del Giurassico Animali del Cretaceo
 

 


Bibliografia:

 V. De Zanche, P. Mietto. Il mondo dei fossili. Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1977

L.B. Halstead, G. Caselli. Evoluzione ed ecologia dei dinosauri. Eurobook Londra, 1976; Vallardi Industrie Grafiche per l'edizione in lingua italiana, Lainate (MI) 1976

L. Cambournac, M.C. Lemayeur, B. Alunni, E. Beaumont. Dinosauri e animali scomparsi. Edizioni Laurus, Bergamo.

P. D'Agostino. Dinosauri dalla A alla Z. De Agostini editore, Novara 2010

D. Meldi, S. Boni, L. Cecchi. Dinosauri dalla A alla Z. Origine, evoluzione, estinzione. Rusconi Libri S.p.a. Santarcangelo di Romagna.

M. La Greca, R. Tomaselli. La natura questa sconosciuta. Vol.3. Istituto Grografico De Agostini. Novara 1968


 

 

 

 
Approfondimenti
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