Belemniti

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Le belemniti

Bibliografia

 

 

Tra i Cefalopodi che vivevano nei mari dell'era Mesozoica, le Belemniti Belemnoidei comparvero nel Triassico e  appartengono ad un gruppo piuttosto diversificato di Cefalopodi molti dei quali sono ancora viventi come ad esempio le Seppie, i Calamari e i Polpi.
Caratteristica principale delle Belemniti è la presenza di una conchiglia interna concamerata e completamente rivestita di tessuti muscolari molli. Molti di questi animali hanno una struttura interna composta da carbonato di calcio e proteine che funge da supporto, di solito chiamata rostro nelle Belemniti e gladio nei Calamari.

 

 


Resti fossili di Belemniti del Triassico. Fonte: Enciclopedia Universo.
Istituto Geografoco De Agostini, Novara 1971

 

Le Belemniti sono conosciute soprattutto attraverso i resti fossili del loro rostro, simile alla conchiglia interna delle odierne Seppie, ma molto più complesso. I rostri di Belemniti trovati comunemente nelle rocce di origine marina risalenti al Mesozoico sono calcitici, robusti e di forma cilindrica. Molto più rari sono i ritrovamenti dei gladi fossili appartenuti agli antichi Calamari, perchè essendo costituiti di chitina proteica si conservano più difficilmente. Però alcuni casi eccezionali hanno permesso ai paleontologi di ritrovare conservate anche le parti molli ed è stato possibile ricotruire il corpo intero dei calamari, compresi i tentacoli.

Sono stati classificati numerosi generi di Belemniti e sono state osservate diverse differenze poichè il rostro può essere a forma di cono allungato e quasi cilindrico, o più schiacciato e di forma ogivale o appiattito e ovale. A volte presenta anche un solco per tutta la lunghezza.
Le Belemniti avevano un corpo molto allungato a forma di sacco e potevano nuotare liberamente nell'acqua, sfruttando la forza propulsiva in modo simile agli odierni Calamari. Avevano otto tentacoli corti ma provvisti di uncini, per trattenere le prede catturate. Infatti erano Molluschi carnivori che si nutrivano di Pesci Crostacei.

 


Rostro sezionato di Belemnite. Fonte:  V. De Zanche, P. Mietto. Il mondo dei fossili.
Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1977

 

Tra le specie di Belemniti più conosciute si possono ricordare l'Atracties, diffuso tra il Triassico e il Giurassico, la Duvalia, vissuta tra il 
Giurassico superiore e il Cretaceo inferiore e la Belemnitella del Cretaceo inferiore.

Questi Molluschi, comparsi nel Triassico, si estinsero improvvisamente alla fine del Cretaceo, come le Ammoniti.

 

Asaki San

 

Bibliografia:

 

 V. De Zanche, P. Mietto. Il mondo dei fossili. Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1977

L.B. Halstead, G. Caselli. Evoluzione ed ecologia dei dinosauri. Eurobook Londra, 1976; Vallardi Industrie Grafiche per l'edizione in lingua italiana, Lainate (MI) 1976

L. Cambournac, M.C. Lemayeur, B. Alunni, E. Beaumont. Dinosauri e animali scomparsi. Edizioni Laurus, Bergamo.

C.Walker, D. Ward. La Biblioteca della Natura. Fossili. Guida fotografica a oltre 500 generi fossili di tutto il mondo. Arnoldo Mondadori Editore S.P.A. Milano, 2006

M. Lambert. I fossili. Vallardi Industrie Grafiche S.P.A. Lainate (MI) 1994

P. D'Agostino. Dinosauri dalla A alla Z. De Agostini editore, Novara 2010

D. Meldi, S. Boni, L. Cecchi. Dinosauri dalla A alla Z. Origine, evoluzione, estinzione. Rusconi Libri S.p.a. Santarcangelo di Romagna.

A. Rigutti. Zoologia. Atlanti scientifici Giunti Editore, Firenze 2010

M. La Greca, R. Tomaselli. La natura questa sconosciuta. Vol.3. Istituto Grografico De Agostini. Novara 1968

Enciclopedia Universo. Istituto Geografico De Agostini, Novara. 1971.

 

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