Le barche del Museo della Marineria

Approfondimenti / Opere

Le barche del Museo della Marineria

Bibliografia

 

Nel tratto più antico e caratteristico del Porto di Cesenatico è ospitata la Sezione Galleggiante del Museo della Marineria. Dopo una giornata sulla spiaggia, prima di rientrare in hotel, o durante una passeggiata nel centro storico di Cesenatico, non può mancare una visita a questo affascinante e originale museo all'aperto.
In uno scenografico allestimento gli esemplari di antiche barche dell'alto e medio Adriatico sono ormeggiate lungo il primo tratto del porto leonardesco, restaurate e riarmate secondo le loro funzioni originarie.
Le barche, da pesca e piccolo cabotaggio, appartengono ad un periodo compreso tra la fine dell'800 e la prima metà del '900. Sono il bragozzo, il barchetto (trabaccolo da pesca), la battana, il bragozzo d'altura, il topo, la lancia, la paranza e il trabaccolo da trasporto. Colpiscono per le forme, i colori e soprattutto per le spettacolari vele al terzo, coloratissime e caratterizzate da una particolare simbologia araldica.

 


rabaccolo "Bighellone". Museo della Marineria, Cesenatico.



Nella Civiltà dell'alto e medio Adriatico verso la fine del '700 le vele al terzo (appartenenti alla categoria delle vele auriche), dalla caratteristica forma trapezoidale, cominciarono a sostituire le vele latine, di forma triangolare e rimasero in uso fino all'avvento delle prime imbarcazioni a motore. Le vele al terzo  vennero molto usate soprattutto per la marineria minore, e in particolare per le barche da pesca o da piccolo trasporto. Sono particolarmente adatte per imbarcazioni con scafo a fondo piatto e timone a calumo, perchè garantiscono equilibrio ed efficacia nel risalire il vento. Rispetto agli esemplari più antichi rappresentarono un importante innovazione per la più agevole manovrabilità e la possibilità di essere governate anche da piccoli equipaggi.

Per essere riconosciute da lontano e anche di notte, le vele venivano contrassegnate con particolari decorazioni simboliche e colori vivacissimi. Le tinte venivano ricavate da pigmenti naturali come le terre più facili da reperire, sciolti nell'acqua marina e applicati sulla tela con le spugne,  seguendo un procedimento che potesse garantirne una perfetta resistenza nell'esposizione al sole, al vento e all'acqua del mare.
Nella gamma cromatica prevalgono i colori caldi, come il giallo ocra, il rosso mattone e il marrone, ma, in misura minore sono presenti anche il bianco, l'azzurro e il verde.
I simboli delle vele erano composti secondo un particolare codice inventato dai pescatori che si è sviluppato verso la fine dell'800, riferito alle diverse famiglie dei pescatori. Tra i simboli più usati  a Cesenatico si possono riconoscere: il moccolo, la striscia, il gallone, la pappardella, la tovaglia, i tovaglioli.

 


Trabaccolo da Trasporto Giovanni Pascoli. Museo della Marineria, Cesenatico


Anche le barche presentano colori e simbologie di significato magico-religioso e propiziatorio che ricordano i pericoli della vita di mare. Gli "occhi" stilizzati  sulla prua, indicano una sorta di personificazione della barca, come e questa avesse la possibilità di vedere lontano, oltre l'orizzonte. I tralci floreali stilizzati rappresentano le "zoie" (gioie), mentre a prua la "cuffia"  scultura che rappresenta una pelliccia di montone è riferita ad un antico rito sacrificale.

A. Cocchi

 


 

 

 

 

The boats of the Seamanship Museum

 

The Floating Section of the Museo della Marineriais located in the oldest and most characteristic part of the Port of Cesenatico. After a day on the beach, before going back to the hotel, or during a walk around the old city, you can't miss a visit to this fascinating and original open air museum.

In this setting, examples of old boats of the central and northern Adriatic are docked along the first stretch of the "Leonardesque" canal. They have been restored and reassembled according to their original function.

The fishing boats and small scale boats belong to a period between the late 1800 and early 1900. They are the bragozzo (1), the transport trabaccolo (2), the barchetto (3) (fishing trabacollo boat), the battana (4), the bragozzo d'altura, the topo(5) , the launch and the fishing smack. They strike for their shape, colour and above all for the spectacular vele al terzo(6) , very colourful and characterized by heraldic symbology.

Around the end of the 1700, in the  central and northern Adriatic civilizations, the trapezoidal "vele al terzo" started to replace the triangular Latin sails and remain used until the first motor boats appeared. The "vele al terzo" were widely used especially by the smaller seamanship and particularly by fishing boats or small scale transport boats. They suit boats with a flat hull and a scope helm, because they guarantee a balanced and efficient work with the wind. Compared to older types, they meant an important innovation due to the easy handling and the possibility to steer even with a small crew.

To be recognised from far and also at night, the sails were marked with particular symbolic and bright coloured decoration. The paint was made from natural pigments like some widely available type of soil, then dissolved in water and applied on the canvas with a cloth, following a procedure that could guarantee resistance to the sun, wind and sea water.

The warm colour tones prevailed, like the yellow ochre, red brick and brown, and white, blue and green can be also seen although in a smaller scale. The symbols were composed according to a particular code invented by the fishermen around late 1800, referring to several fishermen families. Among the most used symbols in Cesenatico there are: the moccolo (candle end), the striscia (stripes), the gallone (braids), the pappardella (rigmarole), the tovaglia (tablecloth), the tovaglioli (napkins).

The boats had also colours and symbology related to propitiatory magic and religion, reminding the dangers of sea life. The sketched "eyes" on the bow indicated a kind of personification of the boat, as if it could see far away, beyond the horizon. The sketched flower shoots represent the "zoie" (jewels), while at the bow, the "headgear" portraying the fur of a ram, refers to an old rite of sacrifice. 

A. Cocchi

Trad.: A. Sturmer


 

Notes

 

1) A fishing or transport boat for coastal navigation in the Adriatic. It has two masts with a lug sail.

2) A small boat used for fishing; a small ship lug-rigged on two or three masts.

3) Fishing trabaccolo boat.

4) Traditional flat bottom wood boat from Venice, Romagna and Istria.

5) Typical boat for use in the Venetian lagoons.

6) A type of fore-and-aft rigged sail. These sails are set along the line of the keel rather than perpendicular to it.

 


 


 

Bibliografia

 

F. Santucci, Cesenatico, da porto di Cesena a Comune Edizioni Il ponte vecchio, Cesena, 1995

D. Gnola, Storia di Cesenatico Edizioni Il ponte vecchio, Cesena, 2001
D. Gnola, Cesenatico nella storia Edizioni Il ponte vecchio Cesena, 2008
M. Marini Calvani (a cura di), Schede di Archeologia dell'Emilia-Romagna, Bologna 1995
B. Farfaneti, Cesenatico romana. Archeologia e territorio, Ravenna 2000
P. G. Pasini. Andar per Musei. Guida all'usa die musei della Romagna meridionale. (a cura di Italia Nostra) Romagna arte e storia Quaderni
AA. VV. Guida ai musei della Provincia di Forlì-Cesena. Edizioni Prima Pagina, Cesena, 1999
M. Todeschini (a cura di) Atlante Romagnolo. Dizionario alfabetico dei 76 comuni. Poligrafici editoriale S.P.A. Bologna 1992
AA.VV. Adriatico. Le stagioni del nostro mare. A cura dell'Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena. Stampa MDM, Forlì 1992

 
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