Fu consacrata da Massimiano nel 549, ma fu iniziata dal vescovo Ursicino nel VI secolo.
àun edificio a tre navate, la facciata è stata rifatta come altre parti della chiesa. AllâÂÂinterno delle colonne di marmo del Proconneso sostengono le pareti della navata. Vi sono capitelli dâÂÂacanto e pulvini.
Le pareti sono spoglie, tranne la zona absidale che è ricoperta da bellissimi mosaici. Molto bello da vedere è il grande arco di trionfo del presbiterio, circondati dai simboli alati dei quattro Evangelisti che sono: il vitello di Luca, lâÂÂuomo di Matteo, il leone di Marco e lâÂÂaquila di Giovanni. Due cittàsimboliche, Gerusalemme e Betlemme si trovano nel registro inferiore. Sotto sono rappresentati gli arcangeli Gabriele e Michele e un altro santo sconosciuto.
I mosaici dellâÂÂabside sono del VI secolo. Nel catino câÂÂè la rappresentazione della Trasfigurazione, con i busti di Elia e Mosè usciti da una nuvola. Cristo è rappresentato da una croce gemmata e Dio Padre dalla mano nimbata. Tre agnelli rappresentano gli apostoli Pietro, Giovanni e Giacomo. Al livello inferiore si vede la figura di S. Apollinare primo vescovo di Ravenna.
Verso destra si riproduce lâÂÂimperatore Costantino IV in atto di conferire a un inviato lâÂÂarcivescovo Mauro i privilegi per la chiesa ravennate; mentre verso sinistra si può vedere il sacrificio di Abele, Abramo e Melchisedec.
Alessandra Biguzzi