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La colazione dei canottieri

Emile Zola provocò gli impressionisti dicendo che essi restavano inferiori all'opera che stavano tentando, balbettando senza poter trovare la parola; Renoir rispose alla provocazione cercando la formula di un lunguaggio capace di fissare sulla tela e nel tempo un soggetto di vita contemporanea.

La Colazione dei canottieri di Renoir rappresenta una colazione al ristorante La Fournaise a Chatou, un villaggio vicino a Bougival. I frequentatori sono soprattutto sportivi, che si riposano in compagnia di amici dopo aver vogato in canoa.
La scena rappresenta vari personaggi, nella veranda del locale, che discorrono insieme dopo aver mangiato. Si tratta di un dipinto realizzato en plein air, infatti l'artista abbozzò l'opera dinanzi agli stessi tavolini.
La donna in primo piano, che ha tra le mani un cagnolino, e' Aline Charigot, futura moglie di Renoir. La luce è molto chiara e inonda la scena di riflessi dorati, ai quali si contrastano i toni verdastri dello sfondo.
Renoir pone molta attenzione sui colori che, sapientemente accostati (caldi e freddi, primari e complementari, chiari e scuri), danno volume e prospettiva.
L'opera è da un lato, rigorosamente costruita secondo una visione d'insieme, dall'altro, Renoir studia approfonditamente le singole forme, che appaiono accuratamente strutturate.
La composizione è studiata: Renoir inserisce le figure nello spazio della terrazza, chiusa da una balaustra e da esili strutture di ferro che sorreggono una tenda; la tavola scandisce il taglio diagonale dell'immagine e conferisce profondità . Benchè non vi siano contorni, le figure emergono chiare e distinte, acquistano una solidità  e una determinatezza più classica.
Il motivo della balaustra che divide i personaggi dalla vegetazione è ricorrente nelle opere ambientate a Chatou che Renoir esegue in questi anni.
L'atmosfera che ne deriva è quella di un'incredibile naturalezza, data dagli atteggiamenti e dagli sguardi dei vari personaggi.
Renoir, nella rappresentazione dell'apparecchiatura del tavolo, ripropone una superba natura morta: vi sono presenti leggeri cristalli, frutta (nella quale rappresentazione Renoir ha preso qualche libertà  artsitistica, dipingendo frutta autunnale in un contesto estivo), infine vi sono elementi molto naturalistici come le briciole di pane e il tovagliolo adagiato sulla tovaglia.

G. Salvigni


Bibliografia

Maria Teresa Giunti. Renoir. Giunti editore. 1993
Francesca Castellani e Ilaria Cicali. Renoir e la sensualità  della pittura. Edittrice e-ducation.it. 2008
Giorgio Cricco e Francesco Paolo Di Teodoro. Itinerario nell'arte. Zanichelli. 2006

 

 
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