Basilica di San Lorenzo a Milano

Basilica di San Lorenzo Maggiore, IV secolo. Milano.
Basilica di San Lorenzo Maggiore, IV secolo. Milano. Foto di parsifall

 

Risalente al IV secolo, la Basilica di san Lorenzo Maggiore a Milano è una delle più antiche chiese  presenti in Italia.
Per le forme e le soluzioni architettoniche è anche uno dei più importanti capolavori dell'Alto Medioevo e dell'arte Paleocristiana. E' stata un modello di riferimento per la Basilica di San Vitale a Ravenna.

Caratteristiche architettoniche

 


Milano, Basilica di S.Lorenzo Maggiore, IV-V secolo. Veduta del retro (dal parco).
 Foto di N.Castorri

 



La Basilica di San Lorenzo Maggiore presenta una pianta molto complessa.
Il corpo principale segue un sistema centrale, ed è costituito da un quadrato con i lati arrotondati in quattro grandi absidi. Negli angoli invece sorgono quattro torri scalarie, ora mozze e in parte rovinate. Al centro svetta il tiburio ottagonale, che nasconde la cupola interna. Questa parte della costruzione è più recente, risale al 1573 e si distingue stilisticamente dal resto degli elementi architettonici, costruiti in epoche precedenti.

 

Esterno

 

 


Pianta della Basilica di San Lorenzo Maggiore a Milano.

 



Al corpo centrale sono collegate numerose cappelle, alcune delle quali aggiunte in seguito alla primitiva costruzione della basilica. Le cappelle principali sono la Cappella di Sant'Aquilino, la Cappella  di Sant'Ippolito e  la Cappella di San Sisto. Completano l'imponente struttura le quattro torri campanarie, di pianta quadrata e di altezza contenuta.

La Basilica è preceduta da un nartece dello stesso stile del tiburio, con quattro colonne collegate da archi e sovrastate dalla scritta: "SANCTO LAURENTIO MARTYRI", a ricordarci che la Basilica è dedicata al Santo.

 


Colonne romane in marmo di Musso-Olgiasca, altezza 760 cm.
Architrave: rifacimento ca XI-XI sec. Laterizio.
Veduta delle colonne e della facciata della basilica.
Fonte: P. Biscottini, La basilica di San Lorenzo Maggiore: Guida, Skira Editore, Milano, 2000

 


Si ipotizza che un tempo fosse presente anche un quadriportico, del quale tuttora restano soltanto le sedici colonne di San Lorenzo. Queste risalgono al periodo romano e furono trasportate nella loro attuale posizione come materiale di rimpiego. Sono altre circa 7,60 m, scanalate, con capitelli corinzi, e collegate fra loro da un'architrave in laterizio aggiunta nel corso del Medioevo.
Durante i secoli furono costruiti numerosi edifici intorno alla Basilica, abbattuti negli anni Trenta del Novecento per creare l'attuale piazza.

 

Interno

 

 

 
Milano, Basilica di San Lorenzo. Interno. Veduta di una delle esedre.



Sul perimetro interno della Basilica corre un deambulatorio, separato dalla parte centrale da esedre che si trovano all'interno di arconi di ordine gigante. Le esedre sono su due livelli, di cui quello superiore forma il matroneo. Queste esedre non sono tutte uguali: quelle sull'asse est-ovest hanno un portico architravato al piano inferiore, e archi con colonne ioniche al superiore; quelle nord-sud hanno pilastri portanti ottagonali sotto, e quadrangolari con lesene nel matroneo. Le esedre sono coperte da un catino absidale a spicchi.

 


Milano, Basilica di S.Lorenzo. Interno. Cupola, ca 1574, diametro 26,4 m.



L'area centrale della chiesa è sovrastata da una grande cupola ovoidale anch'essa a spicchi, con un diametro di 26,40 m. È traforata da finestre e al centro presenta un oculo, coperto da una lanterna, dalla quale penetra un fascio di luce.
La cupola è stata ricostruita più volte, poiché fu devastata da un incendio, poi colpita da un fulmine che la fece crollare; quella attuale è stata costruita fra il 1574 e il 1591.
Nell'edificio predomina l'ampio ambiente centrale coperto dalla cupola e collegato alle cappelle, disposte intorno in senso radiale. Questo ambiente risulta ancora più vasto per via delle esedre che dilatano lo spazio e danno un'impressione di imponenza e solennità.
La maestosità di S. Lorenzo sembra esprimere la gioia dei cristiani, che vedono finalmente riconosciuto il loro diritto di libertà religiosa.

 

Curiosità


Sul retro della basilica oggi vi è un parco, da cui si può godere di un'ottima vista sul complesso ecclesiastico. Tempo fa' vi era un canale (o forse un laghetto) e successivamente fu usato come luogo (tra l'altro molto famoso) per le esecuzioni, tra cui quella raccontata da Alessandro Manzoni in Storia della Colonna Infame, una delle sue più famose opere.

 

N. Castorri, M. I. Garavelli

 

 

Cenni storici

 


Basilica di San Lorenzo Maggiore. IV-V secolo d.C. Esterno. Milano

 

La Basilica di San Lorenzo Maggiore fu probabilmente edificata fra l'ultimo decennio del IV secolo e l'inizio del V, anche se è ancora incerto l'anno esatto dell'inizio dei lavori. Secondo una delle datazioni più ricorrenti fu costruita all'incirca nel 378 d.C., sotto l'Impero di Teodosio Onorio.
Si trova a Milano, in corso di Porta Ticinese.
È stata intitolata a san Lorenzo, martirizzato il 10 Agosto 258 d.C su una graticola, che è divenuta poi suo simbolo.
La Basilica è una costruzione imponente e risulta un insieme di più solidi per via della pianta molto complessa; questa caratteristica è molto evidente dall'esterno, e in particolare sul retro, che è possibile osservare dal parco delle Basiliche, che si trova dietro al complesso.

 


Fondamenta della Basilica di S.Lorenzo Maggiore. Resti romani.

 


Sono state formulate alcune ipotesi sul motivo di un edificio così vasto: quella più accreditata è che fosse uno spazio sia per le cerimonie civili sia per quelle religiose, collegato al Mausoleo Imperiale; un'altra è che fosse la chiesa Palatina, per via della vicinanza al palazzo di Teodosio (in quel periodo, infatti, Milano era capitale dell'Impero). Al contrario alcuni studiosi fanno notare che la Basilica potrebbe essere identificata con la Basilica della Portiana, che fu donata agli ariani dall'Imperatore ma mai ritrovata.
Si pensa che san Lorenzo sia stata costruita sui resti di un antico tempio Romano, come si può vedere visitandone le fondamenta; o forse questi resti appartenevano ad un vicino anfiteatro e furono utilizzati come materiali di spoglio.

 


F.Corni, disegno ricostruttivo della basilica al tempo della costruzione con spaccato dell'alzato, vista da sud.



La Basilica di San Lorenzo subì diverse ricostruzioni, che ne modificarono l'aspetto. All'inizio dell'XI secolo a Milano si verificarono due incendi che distrussero parte della Basilica; poco dopo si diede inizio a una serie di lavori per ricostruirla. Subito all'inizio del secolo seguente ci fu un crollo, e una decina di anni dopo un terremoto, perciò seguì una seconda fase di ricostruzione. La Basilica fu poi modificata nel corso del Cinquecento e subì lavori di restauro nell'Ottocento e durante tutto il Novecento.

N. Castorri, M. I. Garavelli

 

 

 

Decorazione pittorica

 

Il corpo centrale della Chiesa di San Lorenzo Maggiore a Milano è molto spoglio; le esedre sono di pietra, mentre i muri intorno al deambulatorio ora sono quasi privi di ornamenti, anche se anticamente dovevano essere decorati con affreschi. Di questi sono rimaste solo alcune parti, che si possono vedere sulle pareti perimetrali e sul retro dei pilastri.

 


La Deposizione

 


Anonimo lombardo. Deposizione. 1250-74 circa. Affresco.
Basilica di San Lorenzo Maggiore, Milano. Foto di G.dallorto

 



Uno degli affreschi meglio conservati è la Deposizione.
Si trova sulla sinistra del portale d'ingresso alla Cappella di Sant'Aquilino e fu dipinto da un anonimo artista lombardo fra il 1250 e il 1274.
Rappresenta Giuseppe d'Arimatea che sorregge il corpo di Cristo, mentre Maria lo accarezza e Giovanni, dall'altra parte, si mostra addolorato per la morte di Gesù. Sullo sfondo vediamo un Sole e una Luna personificati, con volti quasi umani. La scena sembra incorniciata da una spessa linea rossa. 
La Maddalena, posta nel registro inferiore, porge unguenti ai piedi di Cristo.

L'affresco presenta le caratteristiche comuni dello stile duecentesco. I volti dei personaggi sono abbastanza naturalistici ed espressivi, mentre il panneggio delle vesti è stilizzato.

 


Sant'Elena

 


Basilica di S.Lorenzo, Milano. Pilastro interno.
Dall'alto: Pittore Lombardo, Madonna con bambino, XIV sec.;
Pittore milanese, Sant'Elena, 1200-1220. Affreschi.



Un altro affresco, dipinto su un pilastro, rappresenta sant'Elena, la madre dell'imperatore Costantino, che regge una croce con una mano e con l'altra saluta, in una posizione solenne e imponente.
Dalla linea nera che circonda la figura e il vestito si è dedotto che l'affresco sia stato dipinto da un artista milanese attorno al 1200-1220.

 


Madonna con Bambino

 

Sopra il dipinto con Sant'Elena, vi è la Madonna con Bambino, affresco che non appartiene però allo stesso artista, essendo del XIV secolo.



Tomba de Robbiani



Sulla parete di destra della torre sud-est si trova il monumento della Tomba de Robbiani.
Collocato all'interno di una nicchia, aperta su un arco a tutto sesto con timpano e gugliette, è conservato il sarcofago della famiglia milanese. Sulla parete alla sua destra, si trova una lapide in marmo con un'iscrizione in latino. Nella parete di fondo, sovrastante il sarcofago si può vedere una lunetta affrescata con La Madonna col Bambino fra i Santi Lorenzo e Ambrogio e due devoti. L'affresco risale al XIV secolo.

 

 

La Cena degli apostoli

 


Attr. Antonio della Corona, La Cena degli Apostoli, XVI sec. Affresco.
Milano, Basilica di S.Lorenzo, Interno. 



Il più importante tra gli affreschi conservati nella chiesa di San Lorenzo, sicuramente è La cena degli Apostoli, a sinistra del portale centrale. Scoperto nel 1800, l'affresco doveva essere strappato dalla sua sede per essere collocato vicino al celebre Cenacolo dipinto da Leonardo da Vinci a Santa Maria delle Grazie. Questo di San Lorenzo risale al XVI secolo e si pensa che l'artista (forse Antonio della Corona) abbia copiato la celebre Cena di Leonardo. 


N. Castorri, M. I. Garavelli 

 

 

Cappella di Sant'Equilino

 

 


Portale romano. IV sec. Bassorilievi. Cappella di S.Aquilino. Milano, Basilica di S.Lorenzo

 

La Cappella di Sant'Aquilino, presso la chiesa di San Lorenzo Maggiore a Milano, era anticamente dedicata a san Genesio. Fu costruita nel V secolo, e restaurata nel XVII secolo. Si pensa che fosse stata eretta per la sepoltura di Galla Placidia, che appunto diffuse il culto di san Genesio. La chiesetta è anche chiamata Cappella della Reginetta, per il motivo sopracitato.

La cappella, preceduta da un atrio a forcipe coperto da una volta a botte, ha pianta ottagonale all'esterno, mentre all'interno è costituita da otto nicchie alternate, rettangolari e semicircolari. Ttramite una scala nascosta si accede al matroneo, affrescato con pitture romane di stile pompeiano. Nell'atrio antistante la cappella si trovano resti di un affresco del Trecento ed un mosaico paleocristiano, raffigurante personaggi biblici.

Si accede alla Cappella tramite un monumentale portale romano in pietra, decorato con bassorilievi. Gli absidi delle nicchie semicircolari e le volte a botte di quelle rettangolari sono decorati con affreschi; mentre due catini absidali hanno mosaici della fine del IV secolo.

 


Cristo con gli Apostoli.Catino absidale. IV sec. Mosaico.
Cappella di S.Aquilino. Milano, Basilica di S.Lorenzo



Il mosaico meglio conservato e più famoso rappresenta Cristo con gli Apostoli o, forse, con i dottori della Sinagoga. Cristo è rappresentato imberbe, a significare che è figlio di Dio, con una mano benedicente e l'altra che tiene i rotoli delle leggi, rappresentati anche ai suoi piedi all'interno di una cesta. Gli Apostoli indossano gli abiti tipici dei Senatori romani, hanno pose molto naturalistiche e sono caratterizzati da volti diversi gli uni dagli altri. Ai loro piedi si trova un fiume, che rappresenta il Paradiso, e lo sfondo dorato alle loro spalle simboleggia la presenza di Dio. Nonostante il cielo dorato, il mosaico presenta ancora il realismo tipico dello stile tardo-romano.

 


Catino absidale. Cristo-Helios rischiara la terra con il suo carro solare. Mosaico. IV sec. 
Milano, Basilica di S.Lorenzo Maggiore, Cappella di S.Aquilino.



Nell'abside sud-est della Cappella si trovano pochi resti del mosaico Cristo-Helios rischiara la terra con il suo carro solare. Del mosaico sono rimasti solo due grandi frammenti; si pensava rappresentasse l'ascensione di Elia, ma poi venne identificato come l'iconografia del Sol Invictus, celebrato il 25 dicembre come Sole dispensatore di vita, poi riconosciuto in Cristo.

 

Presunto sarcofago di Galla Placidia. Milano, Basilica di S.Lorenzo Maggiore, Cappella di S.Aquilino, IV sec.



Nella nicchia rettangolare di ovest si trova un grande sarcofago in marmo bianco di stile romano-cristiano, ritenuto per molti secoli di Galla Placidia, figlia di Teodosio. Il lato anteriore presenta una decorazione divisa in tre riquadri:
-Nello specchio centrale, a forma di tempietto, vi è un vaso con anse da cui escono rami che mano a mano che si sviluppano formano nove dischetti, che contengono ornamenti con immagini della vite e del grappolo d'uva, della colomba, della croce ansata, in riferimento alla fede, alla carità e a Cristo, quindi simboli della religione nel periodo bizantino.

 


Particolare del presunto sarcofago di Galla Placidia. IV sec. Milano,
Basilica di S.Lorenzo Maggiore, Cappella di S.Aquilino.

 


-Nei due riquadri laterali vi è una croce con anse con una colomba che scende perpendicolarmente in volo.
-Nei lati corti del sarcofago è ripetuta la croce ansata fra due agnelli, anch'essi simbolo del cristianesimo nel'età di Galla Placidia. Il coperchio, simile a un tetto, con acroterii ed orecchioni agli angoli, è intagliato a grosse squame, simili a coppi.
Nella volta della nicchia ospitante il sarcofago vi è un affresco di Federigo Bianchi che raffigura la Maddalena penitente.

 


Carlo Garavaglia. Urna di S.Aquilino. 1697. Argento e cristallo di Rocca.
Tomba di S.Aquilino. Milano, Basilica di S.Lorenzo Maggiore, Cappella di S.Aquilino, IV sec.



Nella grande nicchia rettangolare di fronte all'ingresso si trova l'Urna di Sant'Aquilino, in argento e cristallo di rocca, realizzata nel 1697 da Carlo Garavaglia e posta sopra ad un altare marmoreo dedicato al Santo. Il soffitto e la parete dietro all'altare sono affrescati; inoltre, sul retro si trova una scaletta dalla quale si accede alle fondamenta della basilica.



N. Castorri, M. I. Garavelli 

  

 

 

 

Le cappelle minori

 

Cappella di Sant'Ippolito



La Cappella di S. Ippolito ha una pianta a croce greca all'interno e ottagonale all'esterno, ed è coperta da una cupola emisferica. I quattro bracci sono sovrastati da volte a botte, e delle colonne in stile corinzio, poste agli angoli, sorreggono gli arconi. La cappella è del tutto priva di decorazioni. Vi sono tuttavia contenute delle tele del XVI secolo, e un altare di semplice fattura con incise figure di santi.



Cappella di San Sisto



La Cappella di S. Sisto è un corpo aggiunto in età posteriore, e si trova sul lato nord della basilica, in posizione simmetrica alla Cappella di Sant'Aquilino. Ne ripete le forme: pianta ottagonale e nicchie alternate, ma è di dimensioni minori. Sulle volte è decorata con affreschi databili circa al XVII secolo.

 

 

Altre Cappelle


Intorno alla Basilica si trovano molte altre cappelle di rilevanza minore. Queste  sono: la Cappella della Sacra Famiglia, a sud-est; la Cappella Cittadini, a est, di fianco a S. Ippolito; la Cappella di San Giovanni Battista, a sud-ovest.

 

N. Castorri, M. I. Garavelli 

  

 

 

 

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Bibliografia 

 

P. Biscottini, La basilica di San Lorenzo Maggiore: Guida, Skira Editore, Milano, 2000
G. Cricco e F.P. Di Teodoro, Itinerario nell'arte, versione gialla, volume 2: Dall'arte Paleocristiana a Giotto,Zanichelli, Bologna, 2006
P.Vianello-C.Tebaldi-G.Regalia-L.Polo D'Ambrosio- G. Monti- M.Grassi, L'avventura dell'arte; ed. LA SCUOLA, Brescia, 1995
Enciclopedia Multimediale Microsoft Encarta 2008 Premium + Student DVD, Microsoft ® Encarta ® 2008. © 1993-2007 Microsoft Corporation.
Dizionari di Encarta, Microsoft® Encarta® 2008. © 1993-2007 Microsoft Corporation.
 

 

 
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