Amedeo Modigliani

Amedeo Modigliani. Grande nudo disteso. 1919. Olio su tela.  Museo d'Arte Moderna, New York
Amedeo Modigliani. Grande nudo disteso. 1919. Olio su tela.  Museo d'Arte Moderna, New York

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Approfondimenti / Opere

Cenni biografici e produzione artistica

 

Amedeo Clemente Modigliani, noto con gli pseudonimi "Dedo" e "Modì", nacque in Toscana, a Livorno il 12 luglio del 1884 da una famiglia agiata. Entrambi i genitori Eugenia Garsin e Flaminio Modigliani erano di religione ebraica. La madre, però, ebbe un'istitutrice inglese protestante e frequentò una scuola cattolica francese che le permise una maggiore cultura rispetto a quella del marito.
La famiglia Modigliani fu costretta a lasciare la propria casa in seguito alla bancarotta dell'impresa di mezzadria in Sardegna. Nel 1898, il fratello maggiore Emanuele, laureato in giurisprudenza, venne condannato a sei mesi di carcere; diventò poi deputato del Partito Socialista Italiano.
Nello stesso anno Amedeo si ammalò di una febbre tifoidea e una leggenda narra che, durante il delirio, strappò una promessa alla madre: abbandonare gli studi e dedicarsi esclusivamente alla pittura.

Già  nel 1899 Modigliani prende lezioni nello studio di Guglielmo Micheli da cui apprese le basi del disegno e della pittura e conobbe il pittore Giovanni Fattori che era solito far visita a Micheli e sarà  così influenzato dal movimento dei Macchiaioli.
Nel 1900 l'ennesima pleurite si complica in tubercolosi. Dopo la grave ricaduta Eugenia Garsin decide di accompagnare il figlio in un viaggio nel sud dove venne a contatto con le grandi opere esposte nei musei e nelle chiese dell'Italia meridionale.

Il 7 maggio del 1902 Dedo si sposta a Firenze, per iscriversi alla "Scuola libera di nudo" tenuta da Fattori. Firenze rappresentava per lui un primo distacco da Livorno, per accogliere la cultura più ampia, aperta e innovativa della città .
L'anno seguente si trasferì a Venezia in occasione della biennale, grande esposizione dell'avanguardia artistica, e frequentò la "Scuola libera di nudo" dell'Istituto di Belle Arti. In questa città  Amedeo prova per la prima volta l'hashish e sperimenta lo spiritismo, che secondo lui doveva condurlo a interpretare la realtà  esaltando i sensi e l'immaginazione.
Nel 1905 la madre si reca a Venezia per far visita al figlio e, nonostante le difficoltà  economiche, gli portò il denaro necessario per traferirsi a Parigi all'inizio del 1906.

Modigliani si sistemò a Montmartre, molto frequentata dai giovani artisti; venne a contatto con le opere di Henri de Toulouse-Lautrec e di Cézanne.
Attraverso bistrot, caffè, cabaret, osterie, in breve tempo conobbe Picasso, Derain, Apollinaire, Rivera, artisti e poeti provenienti da tutta europa.
All'inizio della sua carriera, Modigliani era interessato a scolpire su pietra (facilmente reperibile nella zona dove abitava), ma in un secondo momento prevalse la pittura.
L'amico Paul Alexandre introdusse Amedeo all'arte primitiva aprendogli un mondo pieno di fascino e fondamentale per il futuro sviluppo del suo stile. Allora era considerato "primitivo" tutto ciò che precedeva la civiltà  greca e Modigliani riteneva la scultura il mezzo più adatto per ritrovare quei valori originari.

A partire dal 1909 il suo sogggiorno a Montparnasse fu interrotto da alcuni ritorni a Livorno, sia per motivi economici che per motivi di salute.
Nel 1910 espose, per la prima volta, alcuni suoi dipinti e studi al Salons des Indépendants ma senza ricevere grandi approvazioni; l'anno seguente, invece, grazie all'amicizia con Brancusi e Souza, riuscì a partecipare alla sua prima esposizione di sculture.
Alternando il lavoro ai periodi di malattia, nel 1912 Modigliani espose sette delle sue sculture al Salon d'Automne. Modì conobbe nel 1914 Beatrice Hastings che fu la sua compagna per due anni e la sua produzione artistica fu più serena.
Nel 1917, dopo aver dipinto per Zborowski, l'amico per incoraggiarlo gli organizza un'esposizione da Berthe Weill delle sue opere di nudi che suscitarono scandalo e il commissario di polizia minacciò di sequestrare i dipinti. Nello stesso anno, incontra Jeanne Hébuterne, una giovane allieva dell'Académie Colarossi che gli resterà  accanto fino alla morte. Il 29 novembre del 1918 nacque la loro prima figlia, battezzata con il nome della madre; dopo aver passato l'estate nel Midi con la coppia Zborowsky, era stato affidato al pittore Osterlind, ma nel maggio dell'anno seguente è di nuovo a Parigi. Jeanne è nuovamente incinta. Quello stesso anno, Zborowsky aveva organizzato una mostra a Londra dove figuravano dieci opere di Modigliani che furono accolte con entusiasmo dalla critica.
Un giorno di gennaio del 1920 Zborowsky trovò Dedo malato di tubercolosi con accanto la moglie Jeanne, incinta di nove mesi. Il pittore fu ricoverato in ospedale ma la sera del 24 gennaio 1920 morì.
Due giorni dopo la morte del compagno, Jeanne si gettò dal quinto piano della casa di famiglia.   

                                                                                       

M. Guidi

 

 

Bibliografia



Modigliani - i classici dell'arte, Rizzoli editore, marzo 2004
Enciclopedia Bompiani - Grolie Italia

 

 
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