Moda 1914-1918

La tragedia della prima guerra mondiale determinò la fine della Belle époque.
La vita quotidiana di tutti i paesi coinvolti in quel terribile conflitto venne sconvolta, e con essa cambiarono improvvisamente e radicalmente anche la moda e i costumi sociali.

I drastici cambiamenti della moda

Ogni ostentazione di lusso ed eleganza raffinata divenne fuori luogo o addirittura offensiva, rispetto alla mondanità  della Belle époque, necessità  ben più urgenti occupavano ora la vita delle persone e divenne fondamentale seguire uno stile di vita più sobrio e rigoroso. Negli anni della guerra la pesante situazione generale e la scarsità  di materiali disponibili portarono la moda a piegarsi ad uno stile più severo, verso nuove esigenze di praticità  ed economia, a prediligere pochissimi colori con prevalenza di tinte scure.

Il nuovo ruolo delle donne

I cambiamenti più evidenti, rispetto alla sofisticata e fantasiosa moda della Belle époque, si registrarono soprattutto nell'abbigliamento femminile, che si era adeguato all'inedita situazione in cui divennero protagoniste le donne.
In tutti i settori produttivi, industria agricoltura e terziario, per far sopravvivere l'economia dei paesi in guerra, partiti gli uomini per combattere al fronte, vennero impiegate le donne.
Le donne in poco tempo divennero una nuova importante forza sociale, investite in ruoli e responsabilità  nuove. Così la mondanità  divenne meno importante, tanto che anche le donne dell'aristocrazia e dell'alta borghesia si dedicarono al volontariato, associandosi all'impegno comune, o presero in mano le sorti delle imprese dei mariti, dei fratelli e dei figli. Ciò determinò una rivoluzione sociale che provocò un cambiamento definitivo nella storia della società  occidentale.

Una moda adatta al lavoro

L'attività  lavorativa, con i suoi ritmi e le sue necessità  di movimento e di spostamento non poteva essere svolta con abiti elaborati e ingombranti, perciò le donne scelsero indumenti molto pratici e uno stile disinvolto e spartano:

  • I tacchi delle scarpe si abbassarono
  • e le gonne si accorciarono al polpaccio, per consentire un'andatura più veloce,
  • si eliminarono i tagli troppo aderenti o le maniche a sbuffo, giacche e camicette furono tagliate in linee più semplici e morbide, in modo da lasciare più liberi i movimenti del busto e delle braccia.
  • Decorazioni, ornamenti e frivolezze vennero sostituiti con una linea più rigorosa e di facile portabilità .
  • Si scelsero i tessuti più economici e resistenti, come lana e cotone, con lavorazioni regolari e semplici, prevalentemente in tinta unita.

Questo generale cambiamento determinò il tramonto di parecchi atelier famosi della Belle époque, ma nello stesso tempo emersero nella moda alcuni importanti fenomeni nuovi, che ebbero un seguito importante anche negli anni successivi: la moda futurista, la moda della Russia port-rivoluzionaria e l'atelier di Coco Chanel.

A. Cocchi


Bibliografia

V. Maugeri A. Paffumi Storia della moda e del costume. Calderini Editore, Firenze 2005
L. Kybalovà , O. Herbenovà , M. Lamarovà . Enciclopedia illustrata del costume. F.lli Melita Editore, La Spezia 1988
C. Giorgetti. Manuale di Storia del Costume e della Moda. Cantini Gruppo D'Adamo Editore, Firenze
E. Morini. Storia della moda XVIII-XX secolo. Skira editore, Ginevra-Milano 2006
F. Podreider. Guida alla raccolta di stoffe di Rosa Genoni Podreider. Dattiloscritto. Archivio Storico della Società  Umanitaria di Milano.

 

 

 

 
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