Cappella Sistina

Al secondo periodo romano di Michelangelo appartengono gli affreschi della Cappella Sistina, rtealizzati tra il 1508 e il 1512. 
                                 
II programma iconografico comprende alcune storie bibliche e della Genesi che sono la prefigurazione del Nuovo Testamento. Si tratta soprattutto di episodi biblici con profezie e annunci della venuta di Cristo.
La volta è ripartita in tre fasce longitudinali:

- al centro le Storie della Genesi, dalla creazione dell'universo alla storia di Noè. Gli episodi sono intervallati dai nudi e dai medaglioni.

- ai lati figurano I Profeti e le Sibille.

- Nelle lunette sono rappresentate tutte le famiglie con gli Antenati di Cristo.

- Ai quattro angoli,  nei pennacchi,  gli Eroi di Israele.

Le architetture dipinte in prospettiva e con perfetto illusionismo visivo, inquadrano le scene. Ma nell'insieme degli affreschi  non esiste una prospettiva unica, ogni figura ha la sua prospettiva, la sua illuminazione, la sua scala dimensionale; figure, sibille, nudi, personaggi hanno grandezze tutte diverse. 

I colori sono innaturali, tutti accostati secondo il principio di opposizione dei complementari.  Le coppie rossi-verdi, azzurri-arancio, gialli-viola,  non possono fondersi, ma Michelangelo riesce a intrecciarle con attente pennellate lineari a tratteggio, realizzando effetti di cangiantismo cromatico luminosissimi, pieni di energia.

Il principio dell'opposizione o contrapposto, è  un elemento centrale nello stile di Michelangelo. Viene sviluppato anche nelle figure. Questi corpi giganteschi, atletici, pieni di plasticità, sono sempre costruiti sul principio della contrapposizione di masse.
Lo vediamo, ad esempio nella Sibilla cumana: l'inclinazione del busto  è contraria all'inclinazione delle gambe, ci sono movimenti opposti nelle parti del corpo, rotazioni, avanzamenti e arretramenti. Tutto si scontra e si contrasta.
Anche nelle figure a riposo, come nel caso di quelle delle lunette con gli Antenati di Cristo, la ricerca di scorci e contrapposti di masse, colori e forme trasmette un senso di agitazione interna,  per cui i personaggi risultano sempre vivi, animati.
Tutta la decorazione della Sistina si fonda sul contrapposto, sulla legge dell'interna contraddizione, l'accostamento dei contrari. Michelangelo ricerca il principio di opposizione a tutti i livelli: opposizione di forme, masse, movimenti, dimensioni, colori, prospettiva, illuminazione.

Gli scontri di masse, direzioni, forme e colori sono anche scontri di forze e tutti insieme provocano quel grandioso senso di energia che si avverte osservando la volta.

Nella Creazione di Adamo, Dio, energico e potente, nella sua massa compatta, sembra scontrarsi con la figura di Adamo, inerte e rilassata, che alza il braccio per ricevere l'energia vitale. 

La poetica del  contrapposto, sviluppato a più livelli da Michelangelo, anche una funzione simbolica: rinvia al tema della profezia; che sta alla base di tutta la decorazione. I veggenti hanno un patere divino, possono vivere una realtà (un tempo) e vederne un'altra (il futuro), riescono ad accostare due realtà contrarie, opposte (presente e futuro).
La Sibilla eritrea è vista come una studiosa al lavoro. Indica un passo del volume che tiene aperto e trae l'interpretazione sul futuro. La profezia è vista da Michelangelo come un'indagine scientifica, guidata dalla razionalità e da un'intelligenza superiore.

A. Cocchi


 

Bibliografia

Enciclopedia dell'arte Garzanti, 1986
E. Bernini, R. Rota Figura 1 Editori Laterza, Bari 2002
G. Cricco, F. Di teodoro Itinerario nell'arte. Vol 2, 2000
G.C. Argan, B. Contardi in: Michelangelo Dossier Art n. 9 Giunti, Firenze
C. Alchidini Luchinat, E. Capretti, K. Weil-Garris Brandt Michelangelo. Gli anni giovanili. Dossier Art n. 150 Giunti, Firenze

 

 

 
Approfondimenti
Loading…