Con quest'opera si compie il definitivo superamento del naturalismo ottocentesco. La scultura rappresenta un volto femminile i cui lineamenti sono ormai completamente fusi con la materia e con la luce. Sulla superficie morbida della cera appaiono appena accennati le vuote cavitàdegli occhi e il profilo del naso, mentre le labbra sono completamete scomparse. La figura pare emergere dall'ombra, come un'apparizione: al trattamento quasi compatto della superficie del volto, si alterna il tratto vigoroso del capo, che conferisce alla scultura una plasticitàpiù concreta, impedendo un completo disfacimento luminoso.
V. Zangari
Bibliografia e sitografia.
"Scritti sulla scultura" a cura di Lorella Giudici, edizioni Abscondita;
Wikipedia;
sito internet sulla pittura degli scapigliati.