Lorenzo Lotto

Lorenzo Lotto. Ritratto di ignoto (Giovane malato) 1527. Venezia, galleria dell'Accademia.
Lorenzo Lotto. Ritratto di ignoto (Giovane malato) 1527. Venezia, galleria dell'Accademia.

 

Lorenzo Lotto si dedica all'analisi psicologica attraverso i suoi ritratti: usa lo scandaglio della pittura per rappresentare attraverso il volto e l'espressione l'interiorità del personaggio.

Cenni biografici e produzione artistica

 

Nato nel 1480 a Venezia, Lorenzo Lotto trascorse solo i  suoi primi 15 anni nella città natale, per poi trasferirsi a Recanati, dove rimase fino al 1525 e condusse la sua vita in provincia.
Poi ritornò a Venezia negli anni della maturità e vi risiedette fino a poco prima della morte.
Intellettuale di spicco, Lotto fu uno degli artisti più colti della sua epoca, sviluppò uno stile molto personale, lontano dalle mode dell'epoca, si interessò di arte e di letteratura, di tematiche religiose e di politica.
Dopo il periodo giovanile di apprendistato, Lorenzo decise di lasciare Venezia, dominata dalla forte personalità di Tiziano e dagli artisti che si accostavano ai suoi modi e praticavano la pittura tonale. L'ambiente artistico veneziano rimase invece precluso a Lotto, che non subì l'influsso tizianesco e sviluppò un tipo di pittura atonale non gradita dalla borghesia locale. La mancanza di committenze importanti e i conseguenti problemi economici sono stati probabilmente i motivi principali che incisero sul trasferimento del giovane pittore.

Inizialmente si spostò a Bergamo, dove lavorò per la piccola e media borghesia, ma spesso venne costretto a rifare i suoi quadri, perchè non venivano sempre accettati dai committenti.
Anche quando tornò a Venezia, verso i quarantacinque anni, Lotto continuò a a lavorare per la provincia, per Bergamo e le Marche, sapendo che la sua città lo escludeva, seguendo la "moda" del tonalismo. Allo stesso modo, si distaccò anche dallo stile "romano". Nonostante l'artista fosse a conoscenza della produzione artistica dell'Italia centrale, non ne fu particolarmente influenzato.

Per il tipo di ricerca espressiva, le tematiche trattate e l'originalità del suo stile, Lotto è un artista più vicino alla nostra contemporaneità che inserito nel suo tempo.  La sua figura si avvicina a quella dell'uomo moderno, "sradicato" dalla società e fuori dal proprio tempo.
Secondo Lo storico dell'arte Flavio Caroli, nella pittura di Lorenzo Lotto si coglie la nascita della psicologia moderna. Egli si interessò infatti  alla resa psicologica dei suoi personaggi, costruita soprattutto sullo studio delle espressioni, intese come specchi delle dinamiche interiori. Altra componente importante della sua arte è la dimensione fantastica in cui esprime il senso del mistero e del divino.
Una delle opere più note ed emblermatiche in questo senso è l'Annunciazione, in cui la presenza divina sembra avvertita dalla reazione del gatto.
L'interesse di Lotto alla psicologia, per quanto estraneo all'ambiente veneziano, non è tuttavia un fenomeno isolato. Nel '500 gli studi sulla vita interiore dell'uomo, sui "moti dell'animo" e sulla follia caratterizzano gli ambienti scientifici: emblematiche sono le ricerche che Leonardo da Vinci conduce in questo campo.
In questo momento spesso gli artisti collaborano con i medici e gli scienziati, entrambi facevano studi sul corpo umano, intrecciando le loro conoscenze. Molte tavole anatomiche e illustrazioni sulla fisiologia sono opera di artisti del '500, da Leonardo in avanti.
Lorenzo Lotto, sofferente di depressioni e soggetto ad un'insabile equilibrio psichico fu interessato a queste tematiche probabilmente perchè coinvolto in prima persona, e diventò collaboratore e amico di Agostino della Torre che cercava di definire gli umori e i sentimenti attraverso lo studio scientifico. Interessandosi a queste ricerche, Lotto si spinse a rappresentare attraverso i suoi intensi ritratti tutto l'intricato mondo interiore così come più tardi faranno i pittori romantici e gli artisti contemporanei. La tematica dell'interiorità profonda, sulla "melanconia" e sui misteriosi risvolti dell'animo umano, trova inoltre riscontro anche nella letteratura coeva, attraverso l'opera di Guicciardini.
In campo artistico, ricerche simili alle sue si riscontrano in ambito lombardo, con l'opera di artisti come Romanino, Savoldo, Moretto, ai quali Lorenzo si accosta, lavorando insieme a loro.

Benchè la sua produzione sia destinata ad un pubblico provinciale, Lorenzo Lotto non si può definire un pittore di provincia, egli era molto colto, ed era uno de pochi pittori a conoscenza della cultura figurativa dell'Italia centro settentrionale; conosceva la produzione del Foppa, dell'Aspertini, del Correggio, dei maestri umbri e marchigiani. Fu anche influenzato dal Grunewald, dal Pontormo e dal Bacchiacca.
 

 

Lotto e la pittura del profondo

 

Lorenzo Lotto è stato il pittore del profondo, dell'intimo delle cose. La sua pittura anticipa la visione e la sensibilità contemporanee in un momento in cui la visione prevalente era quella dell'uomo-eroe, sicuro di sè e delle sue potenzialità, piuttosto che quella dell'uomo in rapporto con la propria esistenza.
In contrasto con l'estetica celebrativa tipica della pittura cinquecentesca, Lotto propone la figura intimistica dell'uomo in meditazione con sè stesso, alla ricerca di un proprio equilibrio tra sè e la realtà.
La psicologia moderna trova le sue radici in questo periodo, negli ambiti culturali in cui si cerca di analizzare la follia, tema affrontato sia nella letteratura sia nella medicina. Esempi espliciti e  noti sono "La nave della follia" e l'Elogio della follia", e via via altre opere su questo tema fino al '600, dove la natura dell'irrazionalità viene indagata in seno all'ottica razionalistica dell'epoca.
Un'interesse così forte per la psicologia, coltivato sia nell'arte che nella scienza, lo ritroviamo a partire dalla fine del '700, nelle esprerienze preromantiche e poi soprattutto come tema fondamentale nella cultura del Romanticismo.

I rapporti di collaborazione e scambio di conoscenze che si manifestano nel '500 fanno parte della condivisione della visione umanistica nella cultura rinascimentale. La figura umana, definita attraverso un'anatomia non solo esteriore ma anche interiore, apparteneva al lavoro degli artisti come a quello dei medici, che spesso si scambiaano le loro competenze e lavoravano insieme. Sono noti i rapporti tra Leonardo e Marcantonio della Torre, tra Lotto e Agostino della Torre: i pittori eseguivano le tavole anatomiche per i medici, ma questi studi comprendono anche quelli sui "moti dell'animo" che si svilupperanno da lì in avanti fino ad arrivare a Gericault che dipinse la famosa serie degli alienati per il dottor Garcet.
Lorenzo Lotto si dedica all'analisi psicologica attraverso i suoi ritratti: usa lo scandaglio della pittura per rappresentare attraverso il volto e l'espressione l'interiorità del personaggio.
 

 
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