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Casa Battlò

Casa Battlò è stata realizzata da Gaudì a Barcellona, tra il 1904 e il 1905.
Questa volta non si trattava di un edificio libero, ma di un palazzo ad appartamenti di cinque piani unito con altre grandi costruzioni formanti un'unico blocco compatto comprendente un'intero isolato, posto ad angolo su due vie di intenso traffico. Altri forti condizionamenti che hanno inciso sulle scelte progettuali di Gaudì sono rappresentati dalla presenza di edifici importanti e caratteristici, soprattutto la contigua Casa Amatller, altra celebre costruzione eretta nel 1900 dall'architetto catalano Puig i Cadafaich. Casa Amatller è  caratterizzata da un originale profilo seghettato del tetto e da forme geometrizzanti, ed era molto importante che la costruzione di Gaudì si legasse ad essa e gli altri edificiin maniera armoniosa. Gaudì si è adoperato per ottenere sia una perfetta integrazione nel tessuto urbanistico, sia la funzionalità  abitativa del palazzo.

Questi problemi vengono risolti da Gaudì plasmando la costruzione con un esuberante dinamismo e forme morbide e flessuose. Evitando la ripetizione modulare, il prospetto della facciata si diversifica tra i piani più bassi e quelli più alti. Il pian terreno rimane più rientrato ed è tutto svuotato da un portico con tre archi centrali su esili colonnine di pietra arenaria. Segue il primo piano caratterizzato da improvvise sporgenze di balconi finestrati e di forme ovali che sembrano dilatarsi deformando anche i balconi del piano di sopra. Seguono due piani provvisti di balconcini rotondeggianti a forma di maschere o occhiali. Infine l'attico asimmetrico, provvisto di balconcino in miniatura e torretta medievaleggiante con un pinnacolo che sembra di panna montata.  Anche il coronamento assume forme molto fantasiose ed è decorato con ceramiche colorate, superfici scabre e punte che ricordano le scaglie di un rettile o di un drago.

Gaudì arricchisce le superfici curvilinee applicando vetri e cerchietti di ceramica verdi e azzurri, detti trencadis. Le superfici e i colori, vivacizzati dai giochi di luce e dai riflessi del sole aumentano l'effetto fantastico e l'aspetto fiabesco di questo straordinario edificio.
Per le forme organiche, e per le somiglianze che questo palazzo ha stimolato nella fantasia popolare, è stato chiamato anche «casa delle ossa» oppure «casa degli sbadigli».
Lo stesso criterio di dinamismo e forme ondulate e curve è stato utilizzato anche negli interni, le scale, le pareti, i soffitti, ogni parte dell'edificio è perfettamente coerente con la concezione di costruzione intesa come forma vivente.
 
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