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Monaco sulla spiaggia

Il Monaco sulla spiaggia fa parte della coppia di dipinti realizzati da Friedrich, esposti nel 1810 a Berlino e acquistati dal  re di Prussia Federico Guglielmo III. L'altro quadro è l'Abbazia nel querceto.
L'opera, come è consuetudine di questo artista meticoloso, è il risultato di studi precedenti e ripensamenti, rintracciati dagli studiosi sulla stessa tela, mediante gli esami a raggi infrarossi. Inizialmente Friedrich aveva dipinto due navi, poi cancellate, il cielo, dapprima diurno è stato trasformato in notturno, con l'aggiunta della luna e della stella del mattino (come viene dichiarato dal suo diario), elementi  nuovamente scomparsi sotto altre velature di colore.

Alla sua esposizione, il quadro desta scalpore, la rappresentazione di questo immenso vuoto risulta eccessiva ad alcuni critici, mentre viene particolarmente apprezzato dai filosofi Kleist e Schopenhauer, che lo interpretano come visione poetica del sentimento dell'infinito.
Quasi tutto lo spazio è occupato dal cielo, simbolo della vita spirituale, poi segue una striscia di mare e un cuneo di terra. L'esile figura del monaco, decentrata e poco percepibile, non solo per le dimensioni minute, ma anche per la somiglianza cromatica con i colori  vicini, sembra proprio perdersi in questo paesaggio desolato.
Si coglie un effetto di vastità , di infinito, di vuoto impressionante che circonda la piccola figura umana. Il monaco in forma di piccola freccia, come un vettore, che punta in alto, sembra voler raggiungere il cielo.
àˆ l'immagine poetica dell'uomo che aspira all'infinito, ma prende coscienza della sua piccolezza davanti a Dio. Ma è anche il simbolo dello stesso artista, che per rappresentare il senso della vocazione artistica, spesso definisce il proprio lavoro come una pratica ascetica.
Per la sua rigorosa essenzialità  è considerato un quadro quasi astratto, è composto da fasce orizzontali, proporzioni esasperate e colori freddi che amplificano il senso di vuoto. Ma è fortemente suggestivo per la carica di mistero e di sospensione spirituale. Spesso viene avvicinato, per la sua modernità  e per affinità  poetica, alla pittura di Mark Rothko, artista statunitense dell'espressionismo astratto, in particolare ai lavori prodotti negli anni '50 del XX secolo.

A. Cocchi


Bibliografia e sitografia

H. Borch-Supan L'opera completa di Friedrich in : Classici dell'arte Rizzoli n. 84. Milano, 1976
E. di Stefano. Friedrich in: Art Dossier n. 164. Giunti, Firenze, 2001
G. Dorfles, F. Laurocci, A. Vettese. Storia del'arte. L'Ottocento. Vol. 3. Istituto Italiano Edizioni Atlas, Begamo 2005
E. Demartini, C. Gatti, L. Tonetti, E.P. Villa Vivere l'arte. Dal Neoclassicismo a oggi. Vol. 3 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Arte. Bologna, 2008
AAVV La nuova enciclopedia dell'arte Garzanti 1986
www. francescomorante.it

 

 
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