Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci. Annunciazione. Olio su tavola. 1473. Firenze, Uffizi
Leonardo da Vinci. Annunciazione. Olio su tavola. 1473. Firenze, Uffizi

 

La pittura di  Leonardo da Vinci racchiude l'ingegno, la sensibilità e gli infiniti studi e riflessioni del suo autore. Ritrae una visione del mondo e della natura straordinariamente moderna che si apre ad una conoscenza senza fine.

Indice dei contenuti
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Approfondimenti / Opere

Cenni biografici e produzione artistica

 

Leonardo nasce a Vinci nel 1452, muore presso il Castello di Cloux ad Amboise, in Francia nel 1519.
E' sempre stato considerato una mente formidabile, un genio assoluto.
E' pittore, scultore, architetto, ingegnere e scrittore, ma è soprattutto uno scienziato, sempre occupato nelle sue ricerche ed esperimenti, nel corso della sua lunga vita, lascia una minima parte del suo tempo all'arte. Inoltre, sappiamo dalle fonti di allora, che era molto meticoloso, e impiegava molto tempo per realizzare un'opera, anche per via delle tecniche che usava. Per questi motivi, ci rimangono poche opere di pittura, ma una mole enorme di disegni, schizzi, studi, progetti, soprattutto di carattere tecnologico e scientifico. Eppure, nonostante la grande quantità, sappiamo dai documenti che anche i disegni a noi pervenuti sono solo una piccola parte rispetto a quelli che Leonardo ha realizzato.

Figlio naturale del notaio ser Piero da Vinci, da bambino viene educato nella casa del nonno paterno, fino al 1469. Ma il padre si accorge presto della sua inclinazione per l'arte e lo accompagna a Firenze, nella bottega di Andrea del Verrocchio, molto noto come pittore, scultore e orafo.
Qui, Leonardo assimila i rudimenti delle diverse discipline artistiche. Tra gli allievi del Verrocchio, può conoscere altri giovani artisti rinascimentali, come anche il Botticelli, più grande di lui di circa 7 anni. Studia prospettiva, disegno, anatomia. Il Vasari racconta che in quegli anni Leonardo realizza i suoi primi disegni di architettura e plasma teste di terracotta. Già negli anni di bottega, nel 1472, si iscrive alla Compagnia di San Luca dei pittori fiorentini. Acquista rapidamente vasta pratica e approfondite conoscenze nelle tecniche artistiche.

 

 

 

Leonardo da Vinci. Paesaggio della Val d'Arno. 1473 ca. Disegno a penna e inchiostro bruno su carta. Firenze, Uffizi
Leonardo da Vinci. Paesaggio della Val d'Arno. 1473 ca. Disegno a penna e inchiostro bruno su carta. Firenze, Uffizi

 

 

La prima opera datata di Leonardo è un disegno: il Paesaggio della Val d'Arno del 1475. Le caratteristiche originali del suo stile, la sua grandezza, compaiono fin dall'inizio (come sarà anche per Michelangelo e per Raffaello). L'osservazione e lo studio della natura, il carattere scientifico, l'ammirazione per i fenomeni naturali, si rintracciano già dai suoi saggi giovanili. Collabora direttamente con il suo maestro alla esecuzione del Battesimo di Cristo, realizzando la figura dell'angelo e del paesaggio sulla sinistra della tavola, e probabilmente avrà fornito al Verrocchio idee e invenzioni per numerose opere di scultura.


Nei primi dieci anni della sua attività, oltre a numerosi disegni, Leonardo realizza l'Annunciazione degli Uffizi, il Ritratto di Ginevra Benci, la Madonna dell'Ermitage, la Madonna del garofano di Monaco, il San Girolamo della Pinacoteca Vaticana, e l'Adorazione dei magi degli Uffizi, lasciata incompiuta alla partenza per Milano nel 1482.

A trent'anni d'età Leonardo giunge a Milano, con una sua lettera si presenta come ingegnere e artista a Ludovico il Moro, e rimarrà presso lo Sforza per circa 17 anni: un periodo di lavoro particolarmente intenso, ma anche pieno di soddisfazioni per lui. L'ambiente in cui si trovava doveva essere molto stimolante, perché ha favorito il suo incessante sperimentalismo e il meraviglioso germogliare di idee e ricerche nei campi più diversi dell'arte e della scienza. Al primo soggiorno milanese risalgono gli studi architettonici del tiburio del duomo e delle chiese a pianta centrale, collaborando con il Bramante, che in quegli anni, come lui si trovava a Milano, al servizio di Ludovico. A questo periodo risalgono innumerevoli disegni e studi di anatomia, botanica, meccanica, geometria. Dipinge la Dama con l'ermellino, di Cracovia, il Ritratto di musico della Pinacoteca Ambrosiana di Milano e il cartone di S. Anna con La Vergine, il Bambino e S. Giovannino della National Gallery di Londra. Un secondo cartone, oggi perduto, suscitò grandissima ammirazione negli ambienti artistici della città. Prepara un grande modello in terra del cavallo per il monumento a Francesco Sforza, che andrà distrutto nel 1499, con l'occupazione dei francesi. Come ingegnere ducale progetta lavori di idraulica e bonifica, sistemazioni architettoniche e urbanistiche, apparati e complicati congegni per feste, giostre e spettacoli di corte. Decora diversi ambienti del Castello Sforzesco. Tra il 1495 e il 1498 esegue il Cenacolo nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie.

Nel 1499, alla caduta dello Sforza, fugge da Milano, e inizia un periodo di continui spostamenti. Soggiorna a Vario, a Mantova, a Venezia, dove è probabile che incontri il giovane Giorgione, nell'anno 1500. Ritorna a Firenze, ma si ferma solo pochi anni, realizza il  cartone con Sant'Anna, la Vergine, il Bambino e San Giovannino. Per un breve periodo segue Cesare Borgia, come ingegnere militare, in Romagna e in Umbria, con l'incarico di eseguire piani di fortificazioni militari e preziosi disegni topografici.
Nel 1503, nuovamente a Firenze, dipinge il ritratto di donna noto come la Gioconda, ora al Louvre. In una sala del Palazzo della Signoria inizia a dipingere la Battaglia di Anghiari, richiesto dalla Repubblica fiorentina nel 1503, dopo la caduta dei Medici. E' un'opera importantissima, ma perduta, la conosciamo soltanto attraverso le copie eseguite da altri artisti.

Nel 1506 torna a Milano, dipinge S. Anna con la Vergine, il Bambino e l'agnello, e una seconda versione della Vergine delle rocce. In questo secondo soggiorno milanese Leonardo esegue il progetto per il monumento equestre al maresciallo Gian Giacomo Trivulzio e quello per il palazzo del governatore francese Charles d'Amboise, grande estimatore dell'artista. Ma sono soprattutto gli studi di anatomia, botanica, geofisica, matematica ad assorbire le energie di Leonardo nell'ultimo decennio della sua vita.

Nel 1513 da Milano si sposta a Roma, ma vive appartato nella Villa del Belvedere, protetto dal cardinale Giuliano de' Medici, senza entrare nel fastoso ambiente della corte pontificia di Leone X, dominato da Raffaello e dalla sua scuola. Leonardo si dedica ai suoi interessi scientifici.

Nel 1517 si trasferisce in Francia, accettando l'ospitalità offerta da Francesco I. Il re lo colma di onori, nominandolo primo pittore, ingegnere e architetto reale, e gli assegna a dimora il Castello di Cloux, lasciandolo libero di dedicarsi ai suoi studi e agli splendidi disegni del Diluvio.
Leonardo muore due anni dopo, il 2 maggio del 1519.

 

 

La formazione di Leonardo

 

Il periodo di formazione di Leonardo è in parte documentato. In base ai documenti e testimonianze contemporanee (come la Cronica rimata di Giovanni Santi, Padre di Raffaello, che racconta le tappe del viaggio compiuto da Federico da Montefeltro ed elenca gli artisti di grido da lui incontrati) nel 1468 Leonardo, a sedici anni è a Firenze, tra gli allievi del Verrocchio.
Non si sa nulla di opere da lui eseguite prima del 1473, la data del suo più antico disegno che si conosca, il Paesaggio della Val d'Arno, degli Uffizi. Secondo il Vasari, nel suo apprendistato alla bottega del Verrocchio Leonardo si cimenta nell'architettura e nella scultura, poichè realizza diversi studi architettonici e teste in terracotta.
Già nel 1472 risulta iscritto alla Compagnia dei Pittori, con facoltà di ricevere commissioni indipendentemente dal maestro.
Risale al 1473 il suo intervento nella pala del Battesimo di Cristo di Andrea del Verrocchio, in cui Leonardo esegue la testa dell'Angelo sulla sinistra e il brano di paesaggio dietro. Ma nel 1476 risulta ancora presso il Verrocchio e sembra aver mantenuto un buon rapporto con il suo maestro anche dopo. Infatti nel 1478 il Verrocchio, assente da Firenze perché impegnato a Venezia, si è rivolto a Leonardo e a un altro abile allievo, Lorenzo di Credi, affidando loro il compito di terminare un'importante pala d'altare per il Duomo di Pistoia: la Madonna di Piazza. L'Annunciazione della predella, ora al Louvre, è attribuibile a Leonardo. Risalgono a quel tempo anche gli stupendi Studi di panneggio eseguiti da Leonardo a punta di pennello su una tela di lino sottilissima oppure a punta metallica su carta preparata di rosso. Di qui deriva probabilmente l'idea di Leonardo di una Annunciazione in formato grande, come pala d'altare: il quadro degli Uffizi.

 

 

 

I disegni di Leonardo

 

Rispetto al numero contenuto dei dipinti, imponente è la massa dei disegni di Leonardo che ci sono giunti, nonostante la dispersione e la perdita di numerosi manoscritti.
Si tratta di un lavoro colossale, che testimonia della vastità  dei suoi interessi e della inesauribile ricchezza delle sue osservazioni e scoperte.
A parte quelli eseguiti in connessione con opere di pittura, scultura e architettura,, la maggior parte di essi sono riferiti ai suoi studi e alle sue investigazioni scientifiche. Il disegno per Leonardo è uno strumento di indagine e riflessione sul mondo, un mezzo di conoscenza scientifico. Ma è anche il filo stesso del suo pensiero che si manifesta mentre si sta sviluppando. I disegni di Leonardo sono così importanti e così belli perché sono l'espressione diretta e spontanea dei suoi pensieri, delle sue meditazioni e dei suoi ragionamenti.
Il disegno per Leonardo è il luogo in cui arte e scienza si incontrano per capire, per conoscere il mondo.
Infatti egli fu tra i primi a riconoscere il valore dell'esperienza, intesa come sperimentazione e analisi scientifica della realtà . Contrariamente ai medici del suo tempo, che pretendevano di conoscere il corpo umano studiando i trattati dell'antichità , Leonardo è il primo a studiare l'anatomia direttamente sui cadaveri. Traduce le sue analisi in disegni e appunti. Applica lo stesso procedimento anche per gli altri campi scientifici che gli interessano: la botanica, la zoologia, l'astronomia, la meccanica, la geologia, i movimenti delle acque, ecc.

 

 

 

Leonardo da Vinci. Testa femminile. 1475 ca. Disegno a penna acquarellata, biacca e matita su carta. Firenze, Uffizi
Leonardo da Vinci. Testa femminile. 1475 ca. Disegno a penna acquarellata, biacca e matita su carta.
cm 28X19,9. Firenze, Uffizi


Lo stile di Leonardo, oltre a una naturale evoluzione, si conforma ogni volta anche allo scopo di ogni disegno. Sa passare da una visione morbida evocativa, dolcissima, come nella Testa femminile degli Uffizi, del 1475, che è lo studio per un angelo o una figura femminile idealizzata, alla visione rigorosa, precisa e razionale dei suoi disegni anatomici.

Nel primo caso il segno a matita è sfumato, i contorni indefiniti, come immersi in una nebbiolina. E' un disegno che deve colpire la sensibilità , essere visto come un sogno, un'apparizione. Qui Leonardo applica la tecnica dello sfumato, che consiste nel passaggio graduale e impercettibile dall'ombra alla luce, determinando la perdita dei contorni e della definizione dell'immagine e creando l'"effetto nebbia".
Altra caratteristica tipica dello stile disegnativo di Leonardo, che qui si nota molto bene, è la sua incredibile capacità  di rendere il senso del movimento, di cogliere sempre un momento di vita.

Nell'altro caso usa la penna a inchiostro per creare un segno sottile, netto, deciso, razionale, per un'immagine che deve essere chiara, precisa, definita nei dettagli, con il distacco e la freddezza adatta da un disegno "scientifico".

 

 

 

Leonardo da Vinci. Due vedute del cranio. 1489 ca. Disegno a penna, inchiostro bruno e carboncino su carta. Windsor Castle, Royal Library
Leonardo da Vinci. Due vedute del cranio. 1489 ca. Disegno a penna,
inchiostro bruno e carboncino su carta. cm 18,8X13,4. Windsor Castle, Royal Library

 

 

Nelle due Vedute del cranio della collezione di Windsor, Leonardo rappresenta lo spaccato del cranio in alto in prospettiva, e in basso in proiezione ortogonale. Il tratteggio delle linee serve per mettere in evidenza i particolari che Leonardo sta spiegando e analizzando negli appunti scritti sul foglio. Indica anche dei punti con delle lettere c-b e a-m per indicare la zona in cui, secondo le sue convinzioni, risiede il centro di coordinamento dei cinque sensi e sede dell'anima.
Lo spessore del segno varia passando dalle zone di luce a quelle di ombra e il tratteggio, inclinato è quello tipico dei mancini che va da sinistra in alto a destra in basso.


A. Cocchi

 

 

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Leonardo da Vinci. Mappa concettuale

Leonardo da Vinci.

Mappa concettuale con cenni sulla vita e sintesi sulle opere principali. Autore: A.Cocchi
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Le opere di Leonardo da Vinci rivelano la cultura e la sensibilità straordinaria di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. La mappa di Geometrie fluide spiega in modo sintetico e chiaro i principali capolavori del maestro toscano, con cenni sulla vita e la sua formazione. 

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   arte&pittura

Pubblicato il 26 febbraio 2016

Leonardo da Vinci spiegato da Federico Zeri. Da You tube

 

 

 

 

 



 

 

Bibliografia

 

Enciclopedia dell'arte Garzanti, 1986

G. Dorfles, S. Buganza, J. Stoppa Storia dell'arte. Vol II Dal Quattrocento al Settecento. Istituto Italiano Edizioni Atlas, Bergamo 2008

 

 

 
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