Il Barocco

Gian Lorenzo Bernini. 1658-70. Cupola di Sant'Andrea al Quirinale. Roma. 

Gian Lorenzo Bernini. 1658-70. Cupola di Sant'Andrea al Quirinale. Roma.  Foto di Architas

 

Sviluppando alcuni aspetti derivati dal Manierismo, il Barocco non esprime più l'austerità, l'equilibrio e la severità dell'ideale classico, ma offre una visione scenografica e spettacolare dove realtà e finzione si fondono insieme. Inoltre è un'arte rivolta a tutti, capace di coinvolgere e condividere la nuova visione di un mondo complesso e ricco di forme variegate e incredibili.

Lo stile della Chiesa trionfante

 

Lo stile prevalente nell'arte del Seicento e nella prima metà del Settecento è il Barocco. 

Il terrmine Barocco ha un'origine incerta, sembra derivare dal francese baroque, a sua volta discendente dallo spagnolo barrueco e dal portoghese barrôco, per indicare una perla di forma irregolare. Più avanti, in un dizionario del 1771 al termine viene associato il significato di bizzarro, irregolare e capriccioso. Nel Neoclassicismo il barocco assunse un significato negativo, per denotare un gusto arbitrario e lontano dall'equilibrio e dalla compostezza classici. 

Solo in tempi più recenti è stata riscoperta la forza innovativa e la creatività del Barocco e lo stile ha ritrovato un apprezzamento generale e un posto importante nella storia della cultura occidentale.

Basato su un gusto ricco, spettacolare e coinvolgente il nuovo linguaggio artistico si affacciò a Roma verso la fine del Cinquecento e l'inizio del secolo successivo. Intorno al 1630 lo stile Barocco assunse la sua forma definitiva, e da Roma si diffuse in tutta Italia e nei paesi europei di fede cattolica.

La fioritura dello stile iniziò  in coincidenza con il pontificato di Maffeo Barberini, divenuto papa con il nome di Urbano VIII. Fu lui che nel 1624 concluse la Controriforma riportando il cattolicesimo in una posizione dominante nel mondo, sconfiggendo la Riforma protestante. Convocando presso di sé i migliori artisti del momento, il papa affidò all'arte il compito di rappresentare il trionfo della Chiesa. Ogni opera di carattere sacro doveva riuscire a coinvolgere e riconquistare i fedeli, la sua intenzione era di rafforzare il cristianesimo cattolico attraverso la seduzione dell'arte.

Fino alla fine del Cinquecento nella cultura italiana aveva prevalso lo stile manierista, portatore di un linguaggio sofisticato e intellettualistico che nonostante l'elevata qualità artistica, rischiava di rendere difficile l'interpretazione delle opere religiose per la gran parte dei fedeli. Secondo le regole stabilite nel Concilio di Trento, il messaggio religioso doveva invece essere chiaro, immediatamente comprensibile anche dalla popolazione meno colta e capace di commuovere ed emozionare.
Questi intenti furono già accolti dai Carracci, una famiglia di artisti bolognesi che rinnovarono il linguaggio artistico sviluppando uno stile in cui è espressa una sincera adesione ai valori della Chiesa Controriformata. Nell'opera dei Carracci e soprattutto nel lavoro di Annibale, sono rintracciabili molti aspetti che rappresentano un preludio al Barocco. 

Ma è con artisti come Bernini, Borromini, Pietro da Cortona che Urbano VIII a Roma sostenne il barocco, uno stile che, investito di una forte carica di persuasione, divenne un formidabile strumento di propaganda religiosa, fino ad identificarsi con lo stile ufficiale della Chiesa trionfante. Da Roma, grazie soprattutto all'ordine dei Gesuiti il Barocco venne diffuso in tutta Italia e in tutti i paesi cattolici europei.

 

 


Pietro da Cortona (Pietro Berrettini) (Cortona 1596 - Roma 1669) Trionfo della Divina Provvidenza.
1632-1639. Affresco, m 24x14. Roma, Palazzo Barberini

 

Il Barocco riflette in pieno la rivoluzione culturale che si è manifestata tra il XVI e XVII secolo, sia grazie alle importanti scoperte e studi  in campo scientifico sia con l'enorme allargamento di orizzonti e conoscenze  geografiche.

Già Niccolò Copernico aveva elaborato la teoria eliocentrica, che permise il, superamento dell'antica visione geocentrica, appoggiata da Giordano Bruno, dimostrata da Keplero e sviluppata dagli studi sulle orbite dei pianeti di Galileo Galilei.

La certezza ancora rinascimentale dell'uomo al centro dell'universo si  frantuma definitivamente, in favore di una visione più dinamica e incerta in cui l'essere umano è inteso solo come una delle innumerevoli forme della Natura. Si diffonde la nuova concezione di Universo infinito e in divenire continuo dove tutto è precario e soggetto a trasformazione senza sosta.

La Natura stimola la curiosità scientifica sviluppando nuovi studi, osservazioni e scoperte. La conoscenza di piante e animali esotici allargano l'immaginario collettivo suscitando stupore, ammirazione e meraviglia; offre nuovi spunti alla fantasia degli artisti.

 

 

Caratteristiche dello stile

 

Il successo dello stile è dovuto soprattutto alla sua forte carica comunicativa ed emotiva intrecciata ad un'evidente spinta  innovativa. Sviluppando alcuni aspetti derivati dal Manierismo, il Barocco non esprime più l'austerità, l'equilibrio e la severità dell'ideale classico, ma offre una visione scenografica e spettacolare dove realtà e finzione si fondono insieme. Inoltre è un'arte rivolta a tutti, capace di coinvolgere e condividere la nuova visione di un mondo complesso e ricco di forme variegate e incredibili.

nel Barocco sono fondamentali il colore, la ricchezza, il dinamismo e la fantasia: valori che potevano trasmettere in modo efficace il senso di vitalità e l'infinita varietà della natura. Il nuovo rapporto tra l'uomo e lo spazio conduce alla ricerca dell'illusionismo, con il superamento delle categorie geometriche rinascimentali e la rappresentazione di uno spazio curvo, fluido e dilatato all'infinito intorno allo spettatore, suscitando stupore e meraviglia, manifestando la gloria di Dio. Nell'architettura e nell'urbanistica si introdussero forme nuove come l'ellisse, la spirale, forme stellate e articolate,
Esprimendo una nuova sensibilità, il Barocco ha saputo rinnovare il repertorio visivo e iconografico in modo sorprendente. 

Nell'arte sacra le storie di Cristo e dei santi dovevano scuotere profondamente i fedeli e riaccendere il sentimento religioso.   Attraverso l'arte la Chiesa del Seicento volle riacquistare il suo prestigio, mirando a trascinare eretici e dubbiosi verso la dottrina cattolica. Gli artisti dovevano  puntare sulla seduzione dell'immagine, suscitare la commozione dello spettatore facendo leva sulle emozioni e sui sentimenti. Per questo un'altra importante caratteristica del Barocco è la sua componente spettacolare, in un legame profondo con il teatro e la musica. Le tecniche delle rappresentazioni teatrali e gli elementi delle composizioni musicali vengono spesso introdotte e adattate al linguaggio visivo.  Anzi il  Barocco offre spesso opere d'arte totali, dove si fondono insieme diversi linguaggi come pittura, scultura, architettura, decorazione, ma anche teatro e musica, avvolgendo lo spettatore in un concerto di stimoli sensoriali.

 

 


Francesco Borromini. Cupola di San Carlo alle Quattro Fontane. 1634-44. Roma

 

Questa concezione complessa e fantastica del barocco rappresenta il punto di divergenza rispetto alle altre correnti artistiche seicentesche. L'esuberante fantasia del barocco si allontana infatti sia dalla razionalità del Classicismo, sia da quel sapore di vero e vissuto tipica del Naturalismo

 

 


Francesco Borromini. Basilica di san Giovanni in Laterano.
Interno. 1646-1649. Lungh. 130 m. Roma

 

 

 

Principali elementi dello stile Barocco

 

Barocco è solo uno degli aspetti dell'arte del '600: è l'arte ufficiale della Chiesa trionfante, ad essa è affidato il compito di istruire e impressionare i fedeli.
Indirizzandosi a suscitare commozione, stupore e meraviglia, le sue caratteristiche principali sono l'esibizione fastosa della gloria, il senso di potenza, ricchezza, complessità, spettacolarità. 
Nell'architettura religiosa, ad esempio, le chiese perdono il vecchio carattere austero e sobrio, acquistano monumentalità, dinamismo, ricchezza decorativa.

I principali caratteri del barocco  sono:

la complessità, il rifiuto delle forme semplici e l'uso di forme e strutture articolate e sistemi ingegnosi.

la fantasia, il forte ricorso all'immaginazione e a soluzioni strane, imprevedibili, miranti a suscitare sorpresa e meraviglia.

Il senso dell'infinito, creato con artifici prospettici spettacolari e quindi l'importanza dell'illusionismo mediante l'uso di espedienti ottici e lo studio dei fenomeni percettivi

 


Gianlorenzo Bernini. Fontana dei 4 Fiumi. 1648-51. Marmo. Roma, piazza Navona.

 

 

il dinamismo, espresso con l'uso di forme e superfici curve, ma anche come mobilità e divenire. Fondamentale, da questo punto di vista, è l'immagine e l'uso dell'acqua (basti pensare alle numerose fontane), simbolo di dinamismo e trasformazione per eccellenza

la luce, impiegata per creare uno spazio altamente emozionale (Caravaggio, Bernini, Borromini, Pietro da Cortona) coerente col soggetto pittorico o scultoreo o con l'organismo architettonico.

il colore, pieno, ricco, vivace, coinvolgente sul piano emozionale, viene usato in modi diversi, anche in funzione simbolica.

la materia, vista come processo, divenire, fluidità e metamorfosi, ma anche in rapporto a un forte grado di sensualità tipica dello stile.

l'interesse ambientale o urbanistico delle opere.

la teatralità e il coinvolgimento emozionale dello spettatore anche attraverso l'esagerazione e la deformazione. Ad esempio nelle opere religiose si tende a suscitare compassione anche mettendo in evidenza aspetti macabri o sgradevoli.

 

Architettura barocca

 

  • Le piante degli edifici assumono forme nuove, ellittiche, articolate, stellate.
  • Le masse acquistano dinamismo grazie a sviluppi concavi e convessi delle superfici e all'utilizzo  di forme curve.
  • Gli elementi classici vengono reinterpretati e trasformati sia nelle forme che nelle proporzioni.
  • Si introduce il colore e viene utilizzata la luce in funzione fortemente emozionale.
  • Si ricerca la monumentalità e l'effetto spettacolare.
  • Si tende all'esuberanza decorativa.

 

 

Scultura barocca

 

  • La scultura perde il suo isolamento nello spazio per inserirsi in un contesto architettonico o decorativo.
  • Le statue sono fortemente movimentate, con pose teatrali, espressioni intense, effetti di impressionante vitalità
  • Le forme sono aperte e articolate, sviluppate secondo contrapposizioni drammatiche tra masse e vuoti
  • Le superfici sono lavorate in modo da ottenere contrasti di luce e ombra ed effetti suggestivi
  • La lavorazione è molto raffinata, si ricercano effetti di realismo impressionante, si esalta il virtuosismo tecnico
  • Vengono spesso utilizzati materiali diversi nella stessa opera
  • E' spesso presente il colore

 

 

Pittura barocca

 

Si distingue nella produzione di carattere sacro e in quella di soggetto profano

 

Pittura di tema religioso

 

  • Negli ambienti sacri prevale soprattutto la pittura murale e i grandi dipinti d'altare.
  • Si preferiscono composizioni complesse e dinamiche
  • I colori sono intensi e a contrasto, si sviluppano in una gamma ricca
  • Il chiaroscuro è molto accentuato, con contrasti molto forti tra luce e ombra. Spesso gli sfondi sono bui e le luci si concentrano tutte sul primo piano per far risaltare i colori e gli effetti tattili.
  • La luce viene studiata nei suoi effetti più spettacolari
  • Le figure sono rese con grande realismo e precisione
  • Grande attenzione è data alla resa ritrattistica, alle espressioni e all'indagine psicologica.
  • Le scene sono teatrali e ricche di pathos.

 

 

Pittura di soggetto profano

 

  • Accanto agli affreschi dei palazzi signorili sono molto numerosi i dipinti a olio su tela
  • Si riprendono molte caratteristiche appartenenti alla pittura sacra, ma cambiano i temi rappresentati.
  • I generi principali sono i ritratti, le nature morte, scene di vita quotidiana, paesaggi con figure, miti classici, soggetti storici.
  • Grande importanza è data alla rappresentazione della natura.
  • Le composizioni sono ricche, dinamiche e articolate.
  • Il colore e la luce sono orchestrati in modo da sedurre e meravigliare lo spettatore.
  • Sono molto diffusi gli effetti di virtuosismo tecnico e realismo.
  • Nei ritratti prevalgono la somiglianza molto fedele e la resa psicologica del personaggio.

 

A. Cocchi

 

 

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Bibliografia



A. Ottani Cavina. Dal ciclo di lezioni tenute presso L'università di Bologna, Dipartimento Arti Visive, Corso di Storia delle Arti a.s. 1984-85. Problemi dell'arte figurativa nei secoli XVII e XVIII
La storia dell'arte raccontata da E. H. Gombrich. Leonardo editore. Roma 1995
AA.VV. Moduli di arte - E - Dal neoclassicismo alle avanguardie. Electa - Bruno Mondadori, 2000
G. Cricco F.P. Di Teodoro. Itinerario nell'arte. Vol 3. Dall'età dei lumi ai giorni nostri. Zanichelli editore, Bologna 2005
G. Dorfles, F. Larocci, A. Vettese. Storia dell'arte. Vol. 3. L'Ottocento. Istituto Italiano Atlas Edizioni. Orio del Serio 2008
La Nuova Enciclopedia dell'Arte Garzanti, 1986
G. Cricco, F. Di Teodoro, Itinerario nell’arte, vol. 4, Zanichelli Bologna 2004

 

 

 
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